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Dal rugby al nuoto, 56mila metri quadri nel centro città

Un giorno importante: è la prima convenzione del genere nel nostro Paese

Una splendida giornata di sole ha fatto da degna cornice alla manifestazione della firma per il co-uso dello stadio Albricci all’Arenaccia. Una giornata di festa per lo sport cittadino che si vede aperte le porte di un vasto impianto, 57.504 metri quadri, che consentirà a tesserati di numerosi federazioni, agli atleti con le stellette di varie armi e infine a una consistente fascia sociale del territorio di fare dello sport. La conferenza di presentazione del progetto, curato dall’ingegner Lucio de Rosa e dall’architetto Michele Longobardi, è stata aperta dal generale Guido Landriani, comandante del Comando militare Esercito Campania che ha sottolineato: «Questa è la prima convenzione di co-uso stipulata in Italia e sicuramente farà da apripista per la realizzazione, in altre regioni, di situazioni analoghe».
È stata poi la volta del colonnello Costantino Iacono, comandante del Comando infrastrutture Sud, che ha voluto trasmettere «l’orgoglio di tutto il comando per la realizzazione di questo progetto. Il co-uso, come l’articolo 4 della convenzione tra l’Amministrazione Militare e il Coni lo definisce, prevede l’utilizzo contemporaneo dell’impianto per 5 anni, rinnovabili. Il futuro dell’accordo prevede la manutenzione e il potenziamento dell’impianto con un contributo economico del 50% del Coni più la conduzione tecnica e progettuale. Sono in via di conclusione i lavori di riqualificazione degli spogliatoi di rugby e atletica leggera; nell’esercizio finanziario 2012 la ristrutturazione della copertura della piscina, la realizzazione della palestra e dell’impianto di illuminazione del campo di rugby. Nel 2013 adeguamento della tribuna e rifacimento della pista di atletica».
Ha poi preso la parola Cosimo Sibilia, presidente regionale del Coni, che ha fatto notare come «questa è la Campania dell’eccellenza, quella che realizza progetti che in altre regioni verrebbero accantonati con il timbro. Un progetto che ebbe inizio nel 2006 e poi ha avuto la sua svolta il 23 novembre del 2010 in una riunione con i vertici militari per la concretizzazione di un sogno». Presenti anche il colonnello Lucio Eugenio Cannarile, il generale Giuseppe Pilosio, il generale dei Carabinieri Giuseppe Rositani, il generale Rinaldo Sestili, il direttore del Demanio Antonio Ottavio Ficchi, Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni e Paolo Trapanese, presidente della federnuoto campana.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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