Prima volta per gli azzurri alle 12.30 per il 2012; l’ultima partita disputata in questo bizzarro orario era stata quasi un anno fa, nella sfida al cardiopalma contro la Lazio vinta rocambolescamente dagli uomini di Mazzarri per 4-3. Anche stavolta gli azzurri ritroveranno una vecchia conoscenza sulla panchina degli emiliani: Roberto Donadoni; nella gara d’andata era stato un altro ex a giocare un tiro mancino ai suoi colori di un tempo. Con una gara accorta e ben imbastita a centrocampo Franco Colomba era riuscito infatti a strappare tre punti al San Paolo alla quasi vigilia dell’appuntamento casalingo di Champions degli azzurri contro il Bayern. Un’altra fiammata dei ducali poco più di un mese dopo fu la vittoria per 2-0 contro l’Udinese, poi la sconfitta a Novara, tre pareggi di fila e la sberla a cinque dita a Milano con l’Inter costarono la panchina al tecnico grossetano. E ora Roberto Donadoni fa il nostalgico: “Avrei voluto regalare tante gioie ai napoletani…” e apparentemente non nutre acredine nei riguardi del presidente De Laurentiis, anche se da Parma assicurano che il tecnico bergamasco sente molto la partita e ha una sorta di dente avvelenato nei riguardi della piazza napoletana nella quale ha lasciato una traccia poco positiva (7 punti in 7 giornate). L’ex milanista sembra aver trovato in Emilia la sua lunghezza d’onda, riuscendo a leggere bene la gara cambiandola in corsa, e, a differenza del suo predecessore che si era un po’ intestardito sulla scelta dei soliti 11, risulta gestire al meglio le risorse tecniche a sua disposizione.
Tra queste spicca Fabiano Santacroce, a Napoli per 3 anni, difensore con buoni numeri ma dal carattere un po’ ombroso. Dopo essere stato per un periodo accantonato da Colomba, complice anche una fastidiosa catena di infortuni, l’italo-brasiliano è stato nuovamente valorizzato da Donadoni, che ha addirittura posto un veto alla sua cessione, lasciando andare invece Manuele Blasi a Lecce. E domenica mattina potrebbe anche essere in lizza insieme a Paletta per sostituire Alessandro Lucarelli, fratello di Cristiano, fermato dal giudice sportivo insieme a Valiani. Palladino ha lavorato in piscina mentre Gobbi, autore della prima rete nell’1-2 dell’andata al San Paolo, ha effettuato delle terapie; anche per loro si prospetta incerto l’impiego nell’anticipo contro il Napoli. Programma differenziato per Floccari, caduto male sul suo stesso braccio dopo il gol a Marassi e costretto ad uscire anzitempo. Per sostituire ex laziale, “corteggiato” anche dagli azzurri l’estate scorsa, in pole position Okaka, soluzione che sposterebbe al centro del reparto d’attacco Biabiany. Ed è lui a farsi portavoce della voglia di successo dei suoi compagni: “Vogliamo i tre punti contro il Napoli, dopo la delusione del pareggio di Genova”. Il francese fa della velocità una delle sue doti, che condivide insieme al nazionale Sebastian Giovinco, ammirato proprio mercoledì contro gli Stati Uniti e che raccoglie le lodi del direttore generale parmense Leonardi che lo paragona a Lavezzi. Sulla sponda azzurra, invece, Parma-Napoli avrà un sapore speciale per Blerim Dzemaili, due anni con i parmensi: “È una società sana che lavora bene, lì ho trascorso due anni bellissimi grato al Parma, ma quello è il passato: ora sono a Napoli e voglio dare tutto qui”. In panchina nella gara di andata, neanche certo di esserci in quella di ritorno visto il rientro di Hamsik, il nazionale elvetico ha un po’ faticato per dimostrare il suo valore; ora il tempo gli sta dando ragione, facendogli dimostrare di che pasta è fatto, grazie ai suoi gol da lunga distanza e ai suoi assist. In questo modo, con il lavoro silenzioso e costante, si sta via via conquistando un posto sempre più di riguardo nel novero dei “Titolarissimi”.
Maria Villani
