«Le società di calcio, diritti di immagine e comunicazione»: questo il temadell’incontro promosso dal professor Rino Sica – docente di diritto privato alla facoltà di Giurisprudenza – nella Scuola di Giornalismo all’Università degli Studi di Salerno. Durante il dibattito, che ha visto protagonisti Marco Fassone, Direttore Generale del Napoli, ed il giornalista del Corriere dello Sport-Stadio, ed al quale hanno preso parte Giuseppe Blasi (coordinatore della scuola di Giornalismo ed ex capo della redazione di Napoli della Rai), Mimmo Liguoro (tutor e docente della scuola di giornalismo e volto del Tg 2 e del Tg 3 per anni), il professor Virgilio D’Antonio (docente di diritto dell’Informazione) e il professor Emilio D’Agostino (ordinario di Linguistica a Scienza della Comunicazione) sono state attraversate le differenze sostanziali maturate nell’ultimo ventennio. Nelle oltre due ore di intenso dialogo, gli studenti hanno avuto modo di esaudire ogni loro curiosità e di approntare un confronto vivace, interessate, mosso da domande non solo pertinenti ma già pruriginose.
La sorpresa del giorno è arrivata via telefono, con il saluto agli studenti da parte del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che ha augurato ai futuri giornalisti di «lavorare sodo perché in Italia solo coloro che studiano possono contribuire alla crescita della Nazione». Inevitabile un riferimento sul tema del giorno al «suo»Napoli: «Ho trovato naturale combinare i fattori della produzione calcistica con i bilanci in ordine. Ho importato fin dalla serie C il mio modello di contrattualistica dei diritti d’immagine e fare marketing in modo differente, creando circa 500 categorie merceologiche con il marchio del Napoli».
La sorpresa del giorno è arrivata via telefono, con il saluto agli studenti da parte del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che ha augurato ai futuri giornalisti di «lavorare sodo perché in Italia solo coloro che studiano possono contribuire alla crescita della Nazione». Inevitabile un riferimento sul tema del giorno al «suo»Napoli: «Ho trovato naturale combinare i fattori della produzione calcistica con i bilanci in ordine. Ho importato fin dalla serie C il mio modello di contrattualistica dei diritti d’immagine e fare marketing in modo differente, creando circa 500 categorie merceologiche con il marchio del Napoli».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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