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De Laurentiis: “Calciatori smargiassi, ecco perché li rapinano”

Il patrone senza peli sulla lingua:

«Gay nel calcio? Certo che ci sono ma hanno paura di dirlo. Dopo Mazzarri? Uno come Villas-Boas. Anzi perché non proprio lui?». Aurelio De Laurentiis a ruota libera ancora su Radio 24 nel corso della lunga chiacchierata nel programma La Zanzara: «Da quando sono nel calcio – racconta il patron azzurro – è come avere trenta figli in più. I calciatori sono come dei bambini, arrivano a Napoli magari da posti malfamati del Sudamerica e impazziscono. Vanno in giro a fare gli smargiassi con Rolex, macchinoni e belle gnocche, e poi vuoi pure non essere rapinato?». De Laurentiis spiega ancora. «Noi come società lo abbiamo sempre detto ai nostri giocatori, ma non c’è niente da fare. La stessa cosa potrebbe accadere a Milano o a New York. La cultura è quella. Poi ti stupisci se uno ti punta un coltello alla gola. È come se una ragazza andasse in giro in minigonna in certe zone, poi è chiaro che rischi di essere stuprata. Per esempio è una vita che porto al polso un orologio di plastica».
Subito dopo De Laurentiis affronta la questione dei gay nel mondo del calcio. «Se ce ne sono? Sì, certo. Ma venendo molti da certi ambienti non hanno il coraggio di dirlo apertamente. Quando vado negli spogliatoi non ci penso e nel Napoli non ne ho mai incontrati. Non ci sarebbe nulla di strano a dirlo». Parla anche di calcio. E del suo rapporto con Walter Mazzarri. «Sta sul pezzo ventiquattro ore su ventiquattro. Quando andrà via meglio un giovane per aprire un nuovo ciclo. Villas-Boas, per esempio, anche se in Inghilterra non ha avuto successo perchè non potrebbe averne in Italia?». Piccolo particolare: lo Special two, tecnico del Chelsea, guadagna circa cinque milioni all’annno.
Sulle polemiche e sull’ipotesi della tecnologia in campo: «Sono favorevole, è necessario introdurre la moviola per i gol fantasma e i giudici di campo dietro la porta, e questa è una cosa che si può fare già dalla prossima stagione». E una proposta curiosa: «Spesso le polemiche sono alimentate dal chiacchiericcio continuo delle tv, alimentato anche da noi. E allora basterebbe far pagare alle tv il minutaggio. Vuoi mandare un replay dieci volte? Allora paghi di più. L’ho proposto anche agli altri presidenti». Infine Buffon: «Lo difendo, ha fatto bene. Si deve essere liberi di dire ciò che si pensa, ci sono troppe ipocrisie. La lealtà sportiva non c’entra, dato che non esistono codici di comportamento e ognuno fa quello che vuole».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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