E’ un ufficiale di marina mancato, Paco de Miguel, il preparatore atletico che lavora a fianco di Rafa Benitez fin dai tempi del Valencia. Paco, infatti, voleva seguire la carriera militare, passione di famiglia, ma non venne accettato alla Escuela Naval Militar de Officiales di San Fernando per mancanza di posti (è a numero chiuso). Così, già, specialista di atletica leggera (nel mezzofondo), dopo un periodo vissuto a Barcellona dove il papà era stato trasferito per lavoro, entrò nel mondo del calcio a Madrid collaborando per il settore giovanile dell’Atletico (dove c’era Fernando Torres agli albori della carriera), poi un’esperienza a Las Palmas, quindi al Getafe. Fu qui che Rafa Benitez lo invitò a lavorare con lui nel Valencia. Si racconta di una risposta pittoresca di De Miguel a quella telefonata: «Vengo anche a nuoto». E di un’altra, altrettanto divertente della moglie di Paco: « E cosa vorrà mai Benitez da te?».
De Miguel, 40 anni, si vanta di essere un pluridecorato anche lui. Da Valencia in poi non si è più staccato da Benitez. Passa per un tenace assertore del turn over: «Far capire ai calciatori quanto siano importanti le rotazioni ed i turn over nell’arco di una stagione fa parte del mio lavoro. Ed il concetto riguarda tutta la squadra, soprattutto per quelle che sono impegnate in tre competizioni differenti». Paco de Miguel adotta una scaramanzia tutta particolare: indossa un orologio diverso per ogni manifestazione e non esulta mai ad un gol, «perchè dal momento in cui segni, a quello in cui la partita finisce, può succedere ancora di tutto». E difatti, le squadre di Benitez non mollano mai.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
