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De Santis: “C’e’ differenza sostanziale tra un fuorigioco non fischiato e un gol regolare non assegnato”

Massimo De Santis:

GOL/NON GOL – “Se fossi ancora arbitro e mi avessero detto della possibilità di utilizzare il mezzo tecnologico nei casi di ‘gol fantasma’, sarei felicissimo. Durante Ucraina-Inghilterra era francamente difficile capire se la palla fosse entrata e il mezzo tecnologico avrebbe potuto aiutare. Ci sarà comunque una disparità, perché non ne usufruiranno i dilettanti ma solo i professionisti. C’è una differenza sostanziale tra un fuorigioco non fischiato e un gol regolare non assegnato…”.

PLATINI – “Contrario? Abbiamo visto che gli arbitri addizionali hanno dato la possibilità di rendere più facili le situazioni in area di rigore e hanno funzionato come deterrente per le azioni irregolari. Non è mai dipeso dagli arbitri ricevere un aiuto tecnologico, quindi la classe arbitrale non può che essere soddisfatta della novità rappresentata dal mezzo tecnologico”.

ERRORI PERSONALI – “Non mi è capitata mai una situazione digol-non gol, o quantomeno mi sono capitare situazioni difficili in cui sono stato coadiuvato perfettamente dagli assistenti. Alla fine è l’arbitro a prendere la decisione finale, anche se nella maggior parte dei casi l’assistente condiziona la sua scelta. Mi sono capitate situazioni in cui avevo una sensazione, ma poi sono stato costretto ad avvalermi della decisione dei miei collaboratori. Ricordo al riguardo una finale di Supercoppa del 2005 tra Juve e Inter, con gol di Veron e rete annullata a Trezeguet.  L’assistente percepisce spesso quello che l’arbitro non  vede, quindi è normale che ci sia collaborazione tra i due”.

EUROPEI – “Gol di Cassano? Quello non visto in occasione di Ucraina-Inghilterra era più difficile da vedere, perché il pallone era a mezza altezza, dove ci sono meno punti di riferimento per poter valutare. Il mezzo tecnologico è fermo e fisso a inquadrare quello spazio che ci interessa, ovvero i 7,20 m di lunghezza della porta. L’arbitro di porta invece vede l’azione, quindi se si distrae appena un secondo perde il momento topico in cui deve decidere. Il mezzo tecnologico è fisso lì, un po’ come l’autovelox. Gli arbitri di porta potrebbero essere deconcentrati dal pubblico, dal gioco e altro. Torniamo a Juve-Milan: Tagliavento assegna il gol, poi si fida di quello che è il parere dell’assistente, assumendosi così una grande responsabilità”.

PROENCA – “Lo conoscevo già prima, quando era un buon arbitro. Bisogna evidenziare che i fischietti all’Europeosono stati agevolati dall’ottimo comportamento tenuto in campo dai giocatori. Spagna-Croazia è stata forse la partita più tesa, a livello disciplinare, ma anche lì ha inciso sulla direzione di gara il comportamento dei 22 in campo. In Spagna-Italia il fallo di mano di Bonucci non è stato visto dall’arbitro di porta, fortunatamente per gli azzurri. La posizione non era favorevole, quindi è stata presa quella decisione…Solo chi non è demandato a prendere decisioni, non sbaglia nella vita“.

Fonte: calciomercato.it

La Redazione

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