Jacopo Dezi, calciatore del Perugia, di proprietà del Napoli, ha scritto una lunga lettera sulla sua pagina Facebook:
“Mi ritrovo qui a scrivere, anche se vorrei abbracciarvi tutti, uno a uno. L’altra sera è finito tutto così, di colpo, e dentro di me ho sentito un vuoto indescrivibile. È stata una stagione straordinaria la nostra. Una stagione che poteva essere chiusa con un risultato incredibile, ma purtroppo non è stato così. Ora la delusione è più grande di qualsiasi altra emozione e mi dispiace da morire, perché solo Dio sa quanto avrei voluto raggiungere quel traguardo, così difficile da pronunciare e tanto ambito da tutti! Non è andata come speravamo, come avremmo voluto ma vi ringrazio comunque. Tutti, tutti davvero. Nessuno escluso. Da chi mi ha voluto bene sempre e mi ha fatto sentire a casa dal primo giorno, a chi con le sue critiche mi ha fatto crescere. Ringrazio tutti voi che ci siete sempre stati e che continuerete a esserci. Ringrazio la società, il mister, lo staff tecnico, lo staff medico, i magazzinieri, i giornalisti, la gente di Perugia. E ringrazio voi, i tifosi. Ci avete sempre sostenuto e seguito in ogni trasferta senza farci mancare mai il vostro calore. Abbiamo lottato insieme fino alla fine! Un ringraziamento speciale, però, concedetemi di farlo soprattutto alla mia squadra: un gruppo straordinario formato da uomini veri, leali e sinceri. Vi porterò sempre con me, nel mio cuore. Per un anno intero siete stati la mia famiglia, insieme abbiamo gioito e pianto. Forse meritavamo di finire questa stagione in modo diverso, ma la chiudiamo con la consapevolezza di avercela messa tutta! So che questo rischia di suonare retorico, come so che qualcuno di voi mi dirà «scrivi le stesse cose in ogni finale di stagione». Avreste ragione: l’ho fatto. E sapete perché? Perché metterci il cuore, crederci è l’unico modo che conosco per fare le cose. Per questo, anche se non so cosa mi riserverà il futuro, di una cosa sono certo: un piccolo pezzetto di cuore resterà qui, sugli spalti, negli spogliatoi e sul prato verde del Curi. Grazie Perugia! Grazie di tutto!”
