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Gabriele Gava: Nel ricordo del gol negato al Pampa Sosa

“Focus sull’arbitro- Gabriele Gava: dalla serie B sfiorata, al pareggio negato di Firenze

Avvicendate le sconfitte e messo da parte per l’anno che verrà il sogno scudetto, il Napoli prepara i biglietti per destinazioni europee. Mazzarri ricorrerà probabilmente al turn-over nella sfida contro dei gemellati rossoblu che, al San Paolo, approderanno con assenze importanti. Un dato, questo, tuttavia, che nelle ultime due partite ci ha insegnato che sa essere poco rilevante ai fini del risultato. La redazione di iamnaples.it ha parlato di ciò e di tanto altro ancora nel corso di questa settimana. Come ogni Giovedì, quindi, riproponiamo l’appuntamento con l’analisi degli operati arbitrali dei fischietti designati per le sfide in programma.  

Sarà il turno, nel caso di Napoli – Genoa, di Gabriele Gava di Conegliano. L’arbitro della provincia di Treviso (Veneto) è alla sua sesta stagione nella Can di A e B. Maturate le 57 presenze in B, il 4 Dicembre 2005 fischia l’inizio del suo primo match in massima serie: Sampdoria -Empoli. Dopo il due a zero blucerchiato, ha diretto altre 69 partite.

Il fischietto veneto ha incrociato otto volte le vie azzurre. Tra Serie C1 e Serie A le vittorie sono cinque; due i pareggi; una sola sconfitta. Ripercorrendo il passato, c’è poco da eccepire riguardo le decisioni arbitrali. Direzioni senza macchia e senza onore. Riproporremo, in ogni caso, le sfide più salienti che hanno avuto Gava come metro di giudizio.

La prima in assoluto risale al lontano 2004. Napoli – Vis Pesaro. Porte stregate per gli azzurri, che colpiscono tre pali ed una traversa. Nonostante questo dettaglio, già a quel tempo gli azzurri propendevano alla finalizzazione in quella che, in futuro, si sarebbe chiamata la “zona Mazzarri”. L’arbitro di Conegliano assegna, infatti, ben sei minuti di recupero. Ed allo scadere del sesto minuto, per il rotto della cuffia, Varricchio insacca, mettendo in saccoccia i tre punti.

Il 12 Giugno 2005 cominciò, invece, lo sfioramento di un sogno che dovemmo posticipare per gli anni a venire. Nell’andata della finale dei Playoff di C1, contro l’Avellino, gli azzurri totalizzarono un neutrale 0 a 0. Situazione di stallo scossa, poi, nella gara di ritorno dagli Avellinesi, che con un due a uno, si guadagnarono la promozione in Serie B. Il primo incontro di massima serie tra Gava ed il Napoli risale al 16 Settembre 2007. Ospite al San Paolo, la Sampdoria. Allora, Mazzarri sedeva nella panchina avversaria. Al fischietto veneto sfuggì di vista un’evidente trattenuta di Pieri su Domizzi in area di rigore: episodio che fu oggetto di discussioni, ma che non riuscì in ogni caso a compromettere l’esito del match, che terminò con il risultato di 2 a 0 a favore dei partenopei, con la splendida azione architettata da Hamsik, Lavezzi e Zalayeta per la rete del raddoppio.

L’unico vero e proprio torto che la compagine azzurra abbia mai subito dall’arbitro di Conegliano risale al mese successivo. 31 Ottobre 2007. All’ “Artemio Franchi” un redivivo Bobo Vieri, che del Vieri che conoscemmo in passato aveva solo il nome, siglò l’1 a 0 portando in vantaggio i viola. Il pareggio, fu letteralmente negato agli azzurri. Su cross dalla destra svetta alto su tutti il Pampa Sosa: il pallone finisce in rete, alle spalle di Frey. L’argentino esulta, ma Gava annulla il goal. A suo giudizio, il centravanti azzurro ha commesso un fallo in attacco. Il replay svelò, successivamente, come il Pampa, per innalzarsi a vertigini più elevate, avesse appena poggiato una mano sulla spalla di un difensore fiorentino. Una pignoleria, dichiararono, poi dopo, in tanti.

Quest’anno il fischietto veneto ha diretto, nel mese di Febbraio, la sfida casalinga contro il Catania. Nulla da recriminare, almeno per noi: gli ospiti ebbero da invece da ridire sul rigore assegnatoci, scaturito da un’evidente trattenuta sul Principito Sosa in area grande. Nulla poterono le loro lamentele, come nulla poté il destro di Cavani, che spinse il pallone fin troppo a sinistra, alla ricerca di un tiro angolato che si spense sul palo. Primo rigore sbagliato per l’uruguagio, primo goal segnato per il colombiano Zuniga. E come suo solito, anche a tu per tu con Andujar, non poté mancare al consueto appuntamento con la finta: sguardo a destra a distrarre e pallone a sinistra, in rete.

Ora, tocca a Napoli – Genoa. Le statistiche parlano in nostro favore, ma sarà solo il tempo a svelarci se la serie negativa di risultati si può chiudere qui. In settimana Lavezzi ed Hamsik hanno detto di sì, che a Castelvolturno, come Mazzarri comanda, si guarda avanti, mai alle spalle. Si spera abbiano detto il vero: per il resto, l’appuntamento è al San Paolo, alle 20:45.

 

Servizio a cura di Mariano Sisto

 

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