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Gomez ne fa 3 ma non doma il Napoli, prima all’inferno poi sfiora l’impresa

Potenza del calcio. Ultimi cinque minuti: il Bayern fa melina e gli azzurri attaccano a testa bassa. Inverosimile se a memoria ripeschiamo il faccione contratto di Mazzarri dopo il terzo gol di Gomez nel primo tempo. In una traboccante Allianz Arena finisce invece 3-2, in dieci contro dieci, con doppietta napoletana dell’ultimo arrivato Federico Fernandez. Una quasi-rimonta che lascia sul prato luccicante qualche rimpianto in casa Napoli per il mancato pareggio. Intanto il Manchester City vince 3-0 a Villarreal. Decisivo per il passaggio del turno sarà il prossimo match al San Paolo.

MAZZARRI: RIPRESA ECCEZIONALE – Mazzarri a fine gara ai microfoni di Sky: «Commesse diverse ingenuità che abbiamo pagato molto care. Ma sono contento per la prestazione. C’è rammarico. Abbiamo disputato un secondo tempo eccezionale. Per lunghi tratti – dice il mister -abbiamo imposto il nostro gioco a questa squadra stellare e giocato sicuramente meglio dell’andata. Peccato». Mentre il De Laurentiis-pensiero si racchiude in due parole: «Una sconfitta che vale una vittoria».

PRIMO TEMPO DA INCUBO – In fondo, ben pochi s’illudevano di vincere a Monaco, ottimisti di natura a parte, prima del fischio d’inizio (preceduto da una coreografia mozzafiato dei bavaresi che rappresentano un’enorme Europa biancorossa con i nomi delle città del girone, Neapel compresa). Poi però per diciassette lunghi e godibili minuti il Napoli ha dimostrato di esserci. Quasi dodicimila partenopei (dodicimila! Se si torna per la Finale ci vogliono due stadi) gongolavano sugli spalti dello stadio più bello di Germania, concedendosi il lusso di fischiare i fuoriclasse in maglia rossa. Il pallino del gioco era in mano ai tedeschi, è vero, ma le folate di Lavezzi e qualche mezzo svarione a centroarea mettevano ansia ai padroni di casa. Fino a quando il signor Mario Gomez, classe 1985, non ha ricordato a pubblico pagante e telespettatori dove si stava giocando, nella fortezza della seconda squadra, in questo momento, più forte d’Europa. Il centravanti, servito da Schweinsteiger, si beve Campagnaro e con un diagonale fa secco De Sanctis: 1-0.

DOCCIA GELATA – Passano tre minuti e l’Allianz ruggisce ancora. A colpire è ancora Gomez in sospetto fuorigioco. L’attaccante spinge dentro facile facile un cross di Boateng e raddoppia. Un colpo micidiale soprattutto per il morale degli uomini di Mazzarri che sospendono, intontiti, qualunque velleità di gioco.

HORROR – Prevale la paura, l’unica cosa che non doveva accadere. Perciò il Bayern padrone del centrocampo ci mette poco a sopraffare la piccola diga azzurra. Che al 36′ al culmine della sfiga perde pure Aronica (in campo entra Dossena). Al 43′ la partita diventa un film horror. Gomez castigamatti la mette dentro per la terza volta. Bandiere ammainate, tutti a casa? Non proprio, not yet. Cavani – stasera piazzato da esterno – viene spintonato ai limiti dell’area di rigore. Dalla successiva punizione esce la zuccata vincente e inattesa di Fernandez. Il flaco riduce le distanze. Un minuto dopo Hamsik fa quasi saltare le coronarie agli ottomila partenopei. Tiro di precisione da fuori area che sfiora di un niente il palo alla destra di Neuer.

Partita incredibile: notte fonda fino al 45′ quando segna Fernandez, che bissa a venti minuti dalla fine e spaventa i panzer. Lavezzi&co. escono a testa alta dall’Allianz

DIECI LEONI – Nel secondo tempo in campo entra un altro Napoli. Invertire la tendenza è tremendamente difficile visto che i marcantoni di fronte sono sempre gli stessi, solo un tantino sazi. Zuniga complica maledettamente le cose: cade, ingenuo, nella trappola di Ribery e si fa buttare fuori per doppio giallo. Il Napoli è pure in dieci. Roba da Libro Cuore. Fortuna che Budstuber si fa cacciare dopo appena 5 minuti e riequilibria la situazione. Ma è allo scoccare del minuto 76′ che succede ciò che non ti aspetti. Ancora da calcio da fermo: Inler telecomanda la palla sulla testa di Fernandez che, ancora lui!, supera in pallonetto Neuer. Tre a due. Comincia un’altra partita e arriviamo all’incipit di questa cronaca. Minuti finali, coi tedeschi impauriti davanti a Inler e Campagnaro che giganteggiano. Al 90′ d’un soffio Lahm anticipa lo svizzero. Se Gokhan agguantava il 3-3 rischiava di far crollare dalla gioia il settore ospiti dell’Allianz. Secondi finali: De Sanctis insegue da centrocampo il pallone soffiato dal solito Gomez, e a un millimetro dalla linea lo sospinge fuori. È l’ultimo urlo dei dodicimila: no, il 4-2, no. Pareggio mancato ma tanti applausi.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno.it

La Redazione

M.V.

 

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