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Il Roma – Napoli, serve subito il regista ma i problemi di Gattuso sono davvero troppi

Mamma mia quanti regali all'Inter

Mamma mia quanti regali. Vabbene che ieri era il giorno dell’Epifania ma portare così tanti doni ad un’Inter che è già forte è stato davvero troppo. L’ha vinta Conte la prima partita dell’anno al San Paolo mentre Gattuso è dovuto uscire a testa bassa e tra i fischi del pubblico. Sono costati cari i tre errori commessi che hanno causato poi i tre gol dei nerazzurri. Di Lorenzo, Meret e Manolas hanno aperto le calze e hanno fatto felici Lukaku due volte e Lautaro Martinez. E dire che dopo il gol di Milik si pensava ad una rimonta importante per poter festeggiare un ottimo risultato. I?primi diciassette minuti della ripresa sono stati ad alti livelli e si sarebbe potuto anche pareggiare. Purtroppo il festival degli errori non era finito e l’Inter ne ha approfittato per tenere il passo della Juventus ed espugnare il San Paolo dopo 23 anni. Proprio così. Era dal 1997 che i meneghini non vincevano in casa del Napoli. Purtroppo è successo. Ormai è dal 19 ottobre che gli azzurri non sanno cosa significa esultare a Fuorigrotta. C’è una maledizione casalinga che sta spingendo gli azzurri sempre più giù in classifica. Pensare alla possibilità di ritornare a correre per la zona Champions è impensabile. Ci sono tanti problemi che credere di poter arrivare quarti è follia pura. Si è creata una situazione paradossale dove una squadra che ha sempre provato a combattere con la Juventus non riesce a scrollarsi di dosso dei problemi che stanno portando al fallimento della stagione. È molto preoccupato Gennaro Gattuso. Sapeva di sposare una causa difficile ma non fino a questo punto. Ha provato ad essere un po’ ottimista dicendo che rispetto alle sfide con Parma e Sassuolo ha visto qualcosa in più. Ma giusto qualcosa. Perché al di là degli errori che hanno fatto segnare l’Inter si è faticato non poco per passare la metà campo. I?nerazzurri sono stati bravi a pressare alto e a bloccare tutte le vie di passaggio. Gattuso ha voluto che si palleggiasse molto di più rischiando gli uno contro uno che poi hanno fatto la fortuna di Lukaku e Lautaro Martinez. Non è un caso che questi due bomber stanno facendo grandi cose in campionato. Praticamente in due hanno segnato più di tutto l’attacco del Napoli. Qualcosa vorrà dire. Dunque, l’anno nuovo del Napoli è cominciato male. Anche un pareggio sarebbe potuto servire per lavorare meglio. Le assenze di certo non hanno favorito. Dover schierare Di Lorenzo da centrale è la cartolina del momento anche sfortunato del Napoli. Senza Koulibaly e con Maksimovic e Luperto acciaccati, Gattuso si è ritrovato a chiedere degli straordinari ad un terzino che male non ha fatto. Certo, ha aperto le porte a Lukaku in occasione del primo gol ma poi si è stabilizzato e ha portato a casa la prestazione. Non va dimenticato, poi, che la davanti mancava anche Mertens. Dries qualcosa di diverso avrebbe potuto fare in attacco ma se ne è andato in Belgio a curarsi dal suo terapista di fiducia. E non si sa se sarà disponibile per il match con la Lazio. Stesso discorso dicasi per Kalidou. La speranza è che dal mercato arrivi finalmente un rinforzo giusto per il centrocampo. Pare che debba essere Lobotka il candidato al ruolo di regista ma ancora non c’è l’ufficialità del suo acquisto. Sarebbe stato fondamentale averlo già alla riapertura del mercato ma si sa che a gennaio è sempre tutto più difficile. Soprattutto se si devono sborsare venti milioni di euro. La chiusura va fatta sul San Paolo. «Difficile giocare nel nostro stadio», ha detto Gattuso. Questo messaggio non va bene. È giusto fischiare se non si vince ma il Napoli non può aver paura di esprimersi davanti alla sua gente. I?tifosi devono capire che senza di loro non si va da nessuna parte e quindi a partire dal prossimo incontro casalingo (con la Fiorentina dopo la trasferta di Roma con la Lazio) si deve cambiare registro. Altrimenti veramente è un dramma.

fonte: Il Roma

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