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Inler: “All’Inter non vado, Benitez mi stima”

Lo svizzero si mostra deciso quando gli si chiede sulle sue scelte future

Né Inter e neanche Galalatasaray. Nè con Mazzarri e neanche con Terim. Gokhan Inler ha solo voglia di Napoli e desiderio di ripartire con Benitez, un tecnico di statura che l’avrebbe voluto a Liverpool quando giocava ancora ad Udine. Lungi da lui, quindi, l’idea di cambiare maglia. Inler l’ha confidato in un’intervista rilasciata ai microfoni di Blick dal ritiro della nazionale rossocrociata nei pressi di Ginevra: «In questi giorni si è parlato tanto di me ma io non penso ad un trasferimento. Ho un contratto con il Napoli ed intendo rispettarlo». Non gli interessa l’Inter, tantomeno Mazzarri, dunque. Neanche presa in considerazione la proposta, seppure timida, del Galatasaray. Al centrocampista del Napoli preme solo onorare l’accordo che scade nel 2016 e magari allungarlo appena se ne presenta l’occasione. Del resto, lo aveva largamente anticipato anche il suo procuratore, Dino Lamberti, originario di Cava dei Tirreni. «Non penso proprio che Gokhan voglia andare altrove, tantomeno la società privarsene», aveva detto. Ed in effetti, Inler in un colpo solo spazza via tutte le voci che lo avevano riguardato negli ultimi tempi. A Napoli si trova bene, può disputare la Champions League, ha tanta voglia di cominciare a lavorare con Benitez, un tecnico che sa il fatto suo e che lo stima parecchio.

CON RAFA – Il neo tecnico del Napoli aveva messo gli occhi sul centrocampista svizzero già dai tempi dell’Udinese. Ne apprezzava l’intelligenza tattica e la continuità d’azione nel corso delle gare. Più volte aveva spedito un suo uomo di fiducia in Friuli. L’avrebbe voluto al Liverpool. Tranne poi fare retromarcia difronte alle richieste economiche della famiglia Pozzo. Inler non fa che confermare tutto. Anche lui era a conoscenza di quell’interessamento: «E’ vero, il tecnico spagnolo mi voleva già qualche anno fa quando allenava il Liverpool, poi non se ne fece più nulla. Ora che verrà a guidare il Napoli a maggiore ragione escludo una mia possibilità di trasferimento. Mi conosce ed apprezza le mie qualità tecniche. Spero di far bene e di non deludere le sue aspettative». Inler si è già cimentato davanti ad una linea difensiva schierata con quattro uomini. Solo che agiva da centrale in un centrocampo a tre. Di sicuro, si sentirà con le spalle più coperte con una difesa schierata a quattro e non dovrà sfiancarsi per andare a chiudere eventuali inserimenti sul centro sinistra.

LA RIVINCITA – Inler è reduce dal una stagione alquanto controversa. Ha stabilito il record personale di gol realizzati in una sola stagione (sei) ma ha giocato a corrente alternata. Anzi nel finale di campionato ha dovuto far posto al connazionale Dzemaili. Colpa di una condizione atletica non ottimale. Inler ha patito fin troppo qualche piccolo infortunio rimediato in nazionale. Ha sofferto quando il Napoli aveva maggiormente bisogno di lui. Ed è finito nell’occhio del ciclone per qualche prestazione al di sotto del suo standard abituale. Ma sulle qualità tecniche del «re leone» non esistono dubbi. Ed anche su quelle atletiche. Se Inler è al top della forma e tutta la squadra si muove in sintonia con lui non si discute. Nel prossimo campionato, e soprattutto nella prossima Champions League, Gokhan vorrà consumare una rivincita personale nei confronti di chi si è lasciato andare a qualche critica di troppo. «Spero di dimostrare a Benitez di poter contare su di me ad occhi chiusi», ha sottolineato a voce alta dal ritiro della nazionale svizzera.

SABATO IN CAMPO – Intanto niente vacanze per lui. L’aspetta la gara di ritorno con Cipro fissata a Ginevra per sabato prossimo. All’andata terminò a reti bianche e sulla formazione rossocrociata piovvero non poche critiche. Anche Inler non giocò al meglio delle proprie possibilità. Ma tra sette giorni sarà un’altra storia. Sotto gli occhi dei propri supporters ma anche davanti a tanti napoletani che lavorano da quelle parti, Inler vorrà ruggire come ai bei tempi. Dopodichè potrà concedersi il meritato riposo, quindi presentarsi a Benitez il 13 luglio nel ritiro di Dimaro e cominciare a memorizzare i nuovi schemi che poi non si discostano molto da quelli adottati con la nazionale. Per Inler si prospetta una stagione da vivere in primo piano, da protagonista, e dimostrare così che a puntare su di lui non si era sbagliato il Napoli e neanche Benitez quando allenava il Liverpool.Dzemaili

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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