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Inler: “Cavani può arrivare ai livelli di Messi e Ronaldo. Insigne mi ricorda Totò Di Natale”

"Vargas ha margini di miglioramento e tanta voglia. Il mister non sorride? Non so, ma è motivatissimo"

Gokhan Inler, cuore del centrocampo azzurro, si concede al “Salottino” di Marte Sport Live, in diretta dal Quartier Generale azzurro di Castelvolturno. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:

“Sono molto contento per la gara di Giovedì, specie per quei compagni che, pur giocando di meno, hanno dimostrato una grandissima grinta. Siamo passati in una fase dell’Europa League dove ogni gara può decidere la stagione europea, si inizia a fare sul serio. Il mio tiro-assist per Cavani? Era una conclusione a rete, anche se per poco non diventava un passaggio vincente, peccato che la palla non sia entrata, ma va bene così: abbiamo vinto e ci siamo qualificati e quindi siamo soddisfatti. Il gol al San Paolo? Mi mancava, finalmente sabato scorso sono riuscito a segnare a Fuorigrotta con la maglia azzurra.

A Cagliari? Ci aspetta una gara molto dura, ma possiamo e dobbiamo imporre il nostro gioco. Con chi mi trovo meglio come compagno di reparto? Non ho un preferito, tanto è il mister a decidere. L’anno scorso con Gargano, nonostante fosse la mia prima stagione in azzurro, mi sono molto divertito, dato che è un giocatore che da sempre il massimo e questo è fondamentale. Per quattro anni l’avevo incontrato da avversario ed è sempre stata una bella sfida. Behrami? Già conoscevo il suo modo di giocare grazie alle gare in Nazionale e credo ve ne siate accorti anche voi: è un vero guerrigliero ed ha una naturale inclinazione a dare il 100%.La classifica? Non credo sia produttivo fare delle tabelle o farsi dei conti, per una squadra come noi, l’unico imperativo dev’essere di scendere in campo per vincere e fare quanti più punti possibili partita per partita. La Juventus? Non so se avrà o meno un periodo di flessione, ma fin’ora ha dimostrato di essere la più forte.

Se siamo Cavani-dipendenti? Edi è un fuoriclasse e per noi è importantissimo ma noi dobbiamo dimostrare che possiamo far punti anche nelle occasioni in cui lui non è presente. Se è a livello di Messi e Cristiano Ronaldo? Se lavora sempre con la stessa grinta e la stessa abnegazione, col talento che ha vedo perché non possa arrivare a quei livelli. E’ un gran campione, tutti parlano di lui in un certo modo e per quanto sia facile cambiare giudizi in questo mondo, lui riesce sempre a mettere d’accordo tutti con la sua voglia di dimostrare, di non sentirsi mai arrivato; poi mi sembra logico che uno dei meriti di Edi sia di avere dietro un’ottima squadra che lo assiste. Insigne e Vargas? Ho sempre difeso il cileno, per me è un grande giocatore, un ragazzo che può e deve ancora crescere e che da sempre il massimo. E’ logico che stia qualche difficoltà a passare dal calcio cileno a quello italiano. Lorenzo invece mi ricorda molto Di Natale dal punto di vista tecnico, anche se sa che deve fare ancora molto per arrivare a certi livelli. I posti più belli che ho visitato? Mi piacciono moltissimi dei posti che ho visitato intorno alla Città ma quello che più mi ha impressionato è stato di sicuro il Vesuvio, da dove puoi vedere Napoli e Pompei.

Mazzarri non sorride? Non l’ho notato: è sempre motivatissimo, sta facendo tanto per questa squadra. Fisicamente sta bene e dà sempre il massimo.  Le rimonte con Toro e Milan? Due partite difficili: il Torino ha girato bene il pallone per tutta la gara, ma noi eravamo riusciti a trovare il vantaggio alla fine, però, non l’abbiamo chiusa e c’è stato quell’errore. Anche con il Milan non siamo riusciti a chiuderla. Bisogna segnare prima per non soffrire. Il mercato? Non è compito mio, deciderà la società assieme all’allenatore, chi è qui, fino ad allora deve dare tutto. Ora testa a Cagliari: dobbiamo stare calmi e giocare come sappiamo”. 

La Redazione

M.P.

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