Al di là di ogni ragionevole dubbio: e, dunque, senza ombra d’incertezza. Resto o parto? La domanda è nata a sorpresa, ma ora, accantonato lo stupore, attende risposta: dentro o fuori, Novara o Napoli, rapidamente, diciamo entro il 31 gennaio, mica oltre…. Beppe Mascara s’è preso la pausa di riflessione e, tra un gol e l’altro di quella allegra combriccola di compagni di prodezze, s’è pure reso conto che avanti comunque a mancare lo spazio e pure l’aria: i tre tenori sono di un altro pianeta, poi s’è svegliato, il quarto, cioè Pandev, e ora c’è anche Vargas. Novara chiama, Mascara sta per ribattere sì, dolcemente: con convizione, non per calcolo. E se Mascara va, e se Santana va, Candreva attende….
DECIDE DONADEL -I rinforzi stanno arrivando, perché nella Castelvolturno che s’allena, sgobba, pensa al Cesena (e poi al Bologna) ci sono Britos e Donadel, gli acquisti dell’estate divenuti – loro malgrado – ritocchi sostanziosi e sostanziali del mercato invernale. I sei mesi più sfortunati della loro esistenza professionale sono alle spalle e ora la palla passa al campo, l’unico giudice inappellabile. Ma il count down ha scadenze e, quindi, deciderà Donadel, ciò che sarà dell’immediato futuro: il quarto mediano da sistemare al fianco di Inler, Gargano e Dzemaili è là, in casa, e al Napoli va bene anche così.
DECIDE CANDREVA – Ma le news non mancano e Candreva rientra tra gli argomenti del giorno, perché se Santana dovesse salutare anche ufficialmente, allora si riaprirebbe uno spazio. La priorità, nel progetto stilato nell’ultimo summit, rimangono le cessioni e il ridimensionamento di una struttura ritenuta abbondante: con Mascara che ha il Novara alle costole da tempo, con Rinaudo che può già essere considerato un ex, con Santana che danza tra Cesena e Siena e con Lucarelli corteggiato dal Lecce, sarebbero quattro addii e un taglio considerevole. L’occasione per non allentare l’attenzione su Candreva, soprattutto su di lui, che viene preferito a Mudingayi attraverso ragionamenti di natura squisitamente tattica: lui, più del bolognese, ha le capacità per essere impiegato in varie zone della metà campo; lui, più del rossoblù, ha anche la carta d’identità che maggiormente si avvicina alla filosofia partenopea.
LORENZO MAGNIFICO -Ma il mercato va oltre la quotidianità e le relazioni più recenti su Lorenzo Insigne hanno indotto il Napoli a concedersi qualche sorriso: il funambolo che con Zeman sta crescendo a vista d’occhio viene ritenuto bravo non solo dal punto di vista tecnico, ma anche atletico, avendo dimostrato (anche venerdì scorso a Nocera Inferiore), di avere resistenza e vocazione al sacrificio. L’Insigne attuale gioca terzo a sinistra sul fronte offensivo, ma in proiezione viene intravista in lui la possibilità di utilizzarlo tra le linee. La gamba, la corsa, la dedizione, la sua propensione persino a scalare ed a coprire costituiscono il valore aggiunto nelle considerazioni attuali. E Insigne verrà monitorato a cadenza quasi settimanale. Vale la pena andare a vedere il Pescara, perché pure Capuano è nell’elenco: il Napoli in difesa sta messo bene, numericamente ed anagraficamente, ma quando un ventunenne si lascia apprezzare, almeno nel data-base c’è sempre un posto garantito. Poi si vedrà in campo. Pardon, al mercato….
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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