Meno tre al ritiro, ma per ora i conti della Juve Stabia proprio non tornano. Sono diverse le pedine che la dirigenza gialloblu deve ancora inserire nella scacchiera da mettere a disposizione di Piero Braglia entro giovedì quando, con la partenza per Gubbio (rientro previsto per il 10 agosto, due giorni prima dell’esordio in coppa Italia), comincerà ufficialmente la nuova stagione. Mancano due difensori: uno centrale, ed un’alternativa sulla corsia mancina a Dicuonzo. Nel primo caso l’obiettivo resta Figliomeni, in ritiro con il Varese, che radio mercato vorrebbe vicino alla Ternana. Una matassa tutt’altro che facile da sciogliere. Sulla fascia, invece, c’è il sì di Pugliese del Verona, nei prossimi giorni potrebbe esserci la fumata bianca. Anche a centrocampo il vero problema sono gli esterni, chiesti a gran voce dal tecnico. Se Acosty lascerà Firenze, lo farà solo per Castellammare, il dietrofront di Oduamadi ha spiazzato il team stabiese. Al momento non sembrano esserci alternative a Zito ed Erpen, si continua a lavorare col Genoa per Lazarevic e Ragusa, di certo Braglia non accetterà un altro anno senza poter tenere sulle spine le due «frecce», per avere maggiore costanza di rendimento da entrambe. Si allontana, nel ruolo di centrale, il francese del Siena, Genevier, troppo distanti domanda ed offerta.
Infine il reparto avanzato. Sembra questione di ore l’accordo col Pescara per il prestito con diritto di riscatto e controriscatto del bomber Maniero, chiuso lo scorso anno dall’esplosione del duo Insigne-Immobile, ma pallino di Zeman. L’alternativa sarebbe Andrea Ganz, figlio di Maurizio, ex bomber del Milan, che ha rifiutato il Bari. La sensazione è che i veri affari arriveranno a fine agosto, in chiusura di mercato, un po’ come negli ultimi due anni, quando i veri «tenori» (Scognamiglio e Sau) sono saliti sul palco solo all’ultimo istante.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
