C’è spazio per tutti nella notte magica del «Meazza», quella che fa entrare gli azzurri di Mazzarri nella storia. Vittoria sull’Inter a Milano dopo 17 anni, vittoria larghissima, da favola, sognata da una vita. Tanti protagonisti, i tre bomber della serata e tutti quanti gli altri, difensori, centrocampisti, tutti. Protagonisti tutti, a cominciare dal Pocho Lavezzi che ha lanciato in porta Hamsik sul terzo gol, il gol che ha chiuso definitivamente la partita. «Sono tre punti importantissimi per continuare il percorso che abbiamo iniziato e per questi tifosi che non vedevano una vittoria del Napoli su questo campo da tantissimo tempo. È una cosa importante, ma il nostro obiettivo è un altro. Questa è una vittoria, servivano i tre punti. Adesso siamo tranquilli e ci dobbiamo godere questo momento».
Lavezzi si gode il trionfo sull’Inter, squadra che lo ha inseguito in estate per stessa ammissione di Gasperini, l’ex allenatore, poi sostituito da Ranieri, che l’avrebbe voluto nella sua squadra. Non se ne è fatto nulla. Il Pocho è rimasto: può sognare ad occhi aperti insieme a questo grandissimo Napoli.
La parola scudetto, quest’anno si può pronunciare? «Non lo so. Ogni partita dobbiamo dimostrare questo che abbiamo fatto vedere contro l’Inter al Meazza. Siamo consapevoli che stiamo crescendo tanto in ogni partita, dobbiamo continuare così», risponde Lavezzi. E si tiene strettissima la vittoria, se la gode e non ascolta le lamentele interiste sull’arbitraggio. «Se penso che l’arbitro abbia sporcato questa vittoria? Secondo me no, siete voi che dovete giudicare, a noi non interessa».
Una grande partita e anche un grosso spavento, dopo il terzo gol di Hamsik si è fermato a bordo campo per farsi medicare di nuovo al tallone destro, quello infortunato dalla trasferta di Manchester. Mazzarri gli ha risparmiato ulteriori sforzi sostituendolo con Chavez. Come sta il tallone? «Sto bene, sto bene», rassicura il Pocho che comunque non dovrà partire con la nazionale argentina perchè non è sato convocato.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
