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L’ESPERTO: Napoli, c’è da essere “Allegri”

Continua la rubrica “Il punto dell’esperto” con il direttore di generazioneditalenti.com Massimo Tanzillo, nonchè capo-osservatori della RO.AN., nota agenzia di procura sportiva rappresentata dall’avvocato Gianluca Anatriello e dall’uomo-scouting Pasquale De Rosa.

CAVANI, CAVANI, CAVANI – Prima i fatti e poi l’analisi. I fatti dicono che Il Napoli ha trionfato davanti a 60.000 fedelissimi contro la cosiddetta “migliore squadra d’Italia”. Se aggiungiamo che a firmare l’impresa è stato il “Matador” con una tripletta e la vittoria è avvenuta contro una delle squadre più “odiate” dai napoletani allora anche il tifoso più accanito pensa di trovarsi in un sogno. State tranquilli: è solo la pura realtà, il Napoli è una splendida realtà e si trova a punteggio pieno dopo due giornate di campionato. I fatti dicono che sono già 5 i punti di distacco dal Milan, Inter, Lazio e Roma e che, come preannunciato nella precedente analisi,  la squadra ha la piena consapevolezza della propria forza e ciò si vede eccome.

E’ QUI LA FESTA – L’analisi della partita dice, invece, che probabilmente il Napoli ha raccolto molto più di quanto seminato. Anche Mazzarri, infatti, nel post-partita ha sorpreso tutti dichiarandosi ai microfoni di Sky insoddisfatto della prestazione della sua squadra, in particolare dell’approccio alla gara. Incredibilmente Allegri, invece, era soddisfatto e ha definito la partita “anomala”. Contento lui. Sta di fatto che probabilmente il tecnico di San Vincenzo non sa se essere più contento di aver vinto contro il suo acerrimo nemico Allegri o di essere al primo posto. La differenza l’hanno fatta l’intensità, il grande Hugo in splendida forma, Gargano che da anni aspettava uno come Inler al suo fianco, Maggio che è in forma nazionale e San De Sanctis che ha salvato il risultato nel momento più importante della partita. Con tutto il rispetto ci vogliono ben altri giocatori  per contrastare gli azzurri, altro che Bonera, Antonini, l’attuale Nesta, Van Bommel e il viziato Pato. Ma c’è da stare attenti, confermarsi sarà più dura ancora e non sempre i continui errori di Aronica saranno così ben “nascosti” dalla complessiva ottima prestazione. E allora largo alla festa, anche San Gennaro sarà contento nella sua giornata e sui titoli di coda la scena è tutta per il Presidente che attacca di nuovo con le solite staffilate ai “signori d’Italia e d’Europa”.  Ma una nota negativa la devo pur dare e quella della serata non può che andare all’arbitro Tagliavento. Stasera non ha fatto che palesare la sua eterna mediocrità  non indovinando neppure una scelta arbitrale e trovando l’apoteosi  nell’ammonizione “di reazione” (ora la vogliamo inserita nel nuovo regolamento arbitrale) di Nesta.

Il direttore di Milan Channel Suma al gol di Aquilani diceva: “Cosa abbiamo fatto, Dio mio Alberto cosa abbiamo fatto?.  La realtà è che ,anche se la rima è la stessa, loro hanno Aquilani e noi Cavani e noi sappiamo bene che “ieri, oggi e domani….segna sempre Cavani..”

A cura di Massimo Tanzillo

 

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