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L’ottimismo di Gargano: ce la faremo

L’analisi di Walter: «Abbiamo giocato, colpito pali. È stato comunque importante aver segnato in trasferta»

Alla vigilia aveva spronato il Napoli, aveva chiesto una grande prestazione per ipotecare la finale. Invece è andata malissimo, il Napoli ha perso il primo round, riuscendo solo parzialmente a rimettere in piedi la partita con un’autorete dopo una prestazione decisamente sotto tono. Walter Gargano, il maratoneta del centrocampo azzurro, ovviamente è deluso.
Una sconfitta bruciante quella di Siena, inaspettata. «Dispiace questo risultato, dispiace soprattutto per la gente venuta fin qui. È stato brutto vedere questo risultato per quanto visto in campo. Due pali, belle giocate, meritavamo sicuramente di più». Il centrocampista uruguaiano ha provato a dare la carica fino all’ultimo, sbagliando tanti passaggi ma comunque senza mollare mai. «Il Siena ha fatto una grande partita fin quando ha avuto gamba, hanno lottato e pressato. Abbiamo fatto un gol importante. Loro sono in vantaggio ma un gol fuori casa è comunque importante ma aver ridotto lo svantaggio e ci lascia ben sperare per il ritorno». Il centrocampista è diventato un punto fermo, in estate era sul punto di essere ceduto. Poi è rimasto e ha dato un contributo fondamentale.
Gargano ha praticamente sempre giocato su buoni livelli. Ed è più che mai un leader di questo Napoli. Ha parlato prima della sfida e ha commentato la sconfitta. Ci ha messo la faccia dimostrando grande carattere e personalità. «Sono contento quando vince la squadra e conta di più la prestazione della squadra rispetto a quella personale». La coppa Italia, un grande obiettivo: c’è ancora il ritorno per rimettere in piedi la situazione. Ma questa sconfitta a Siena ovviamente pesa. Gargano prova a guardare avanti e cerca di darsi fiducia, di dare carica ai compagni in vista dei prossimi impegni. «Ora c’è il Chievo, dobbiamo rimetterci subito in corsa, lunedì è di nuovo campionato». Ha giocato con Dzemaili, Inler è entrato soltanto nel finale, giocando l’ultimo quarto d’ora.
Gargano ha difeso il compagno nella vigilia del match di coppa Italia. «Inler è un grande calciatore ed è una grande persona. Se le giocate non riescono questo capita perchè adesso gli avversari ci conoscono di più ed abbiamo più difficoltà. Per Inler è solo un momento di difficoltà, si riprenderà». Il Mota, uno del gruppo storico. Ha fatto parte della crescita della squadra in tutti questi anni, con Hamisk, Lavezzi. Un elemento di grande affidabilità e di grande personalità. «Sarebbe bello vincere un trofeo anche come coronamento di questi anni. Sì, la coppa Italia mi piace», aveva detto alla vigilia. Uno di quelli che non si arrende mai, a volte difetta in precisione, sbaglia passaggi anche all’apparenza agevoli come è accaduto a Siena ma con caparbietà poi va a riprendersi il pallone. E nell’assalto finale quando il Napoli rischia di prendere il terzo gol in contropiede si è messo lui a centrocampo a contrastare e a rubare palloni per far ripartire le azioni. E da lui comunque sono nate le azioni più pericolosi. A centrocampo è l’unico dei superstiti dell’anno scorso. Dzemaili e Inler sono stati presi a giugno. Stesso discorso per Donadel che praticamente non si è mai visto. Gargano c’è sempre, quando c’è Inler gioca più alto va a pressare sugli avversari. Quando invece gioca Dzemaili si tiene più basso e diventa lui il vero regista arretrato, cioè gioca alla Inler. E soprattutto è quello che dà sempre il più grande contributo in termini di generosità.
Infine, una curiosità: il Napoli ha cambiato programma rispetto alle altre notturne disputate in trasferte: non è subito ripartito in aereo per Capodichino, ma rientrerà oggi dopo aver trascorso la notte a Firenze. Un modo per non stressare troppo i calciatori, tra viaggi e rientri in tutta fretta.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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