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Maradona a Napoli per l’offshore. Diego porta gli investitori arabi a Napoli, spot sulla città sui voli Emirates

Il collegamento televisivo attraverso Dubai Tv parte puntuale alle 16. Il Castel dell’Ovo sullo sfondo, le migliaia di persone che affollano il lungomare, il rombo dei 600 cavalli dei catamarani che alzano sbuffi d’acqua, ma anche immagini della città: i panorami, il centro storico, l’andirivieni giornaliero nei vicoli e nelle piazze. L’anchorman parla in arabo. Accanto un commentatore tecnico che, tra una frase e l’altra nella propria lingua esclama: «Guys told me. It’s a paradise». L’apprezzamento è per Napoli, il suo golfo, le sue bellezze e per quello che i piloti gli avevano raccontato qualche ora prima per quanto visto in città. Un ponte tra Napoli e Dubai. Il primo lo ha gettato Diego Armando Maradona che proprio in quell’angolo del mondo ha deciso di vivere. Poi ci ha pensato Fabio Cannavaro a portare un po’ di scugnizzeria partenopea nell’emirato allenando l’Al-Ahli Club di Dubai. Oggi gli arabi sono venuti a vedere, attraverso l’offshore, se ciò che gli era stato raccontato fosse effettivamente vero.«Lo scorso anno gareggiammo a Stresa – racconta l’organizzatore napoletano delle XCatWorld Series, Francesco Corbello – e i responsabili territoriali ci hanno rivelato che nei mesi successivi il numero di turisti arabi in quelle zone si è incrementato tantissimo. Questo appuntamento avrà lo stesso tipo di ricaduta e stiamo già lavorando per tornare il prossimo anno».L’offshore è un ponte tra Napoli e gli investitori arabi. Legare all’ombra di Castel dell’Ovo delle XCatracing faranno infatti parte di uno spot promozionale che sarà trasmesso su tutti i voli di Emirates Airline,compagnia aerea che conta di trasportare 70 milioni di passeggeri entro il 2020, prima al mondo nei collegamenti internazionali, per un anno intero. Un bello spot per Napoli che ha avuto il plauso di tutti i politici nostrani intervenuti all’inaugurazione, dagli assessori regionali Sommese e Vetrella, a quello comunale alla promozione della città Aliberti,al presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni. «Napoli rappresenta per noi una tappa importantissima,una location formidabile – è il pensiero di Khalid Al Zahed, vicepresidente Wppa, l’associazione mondiale che organizza le world series e siamo convinti che grazie a Maradona si possa creare un connubio importante». Già, Maradona ,colui che significa Napoli nel mondo e che arriverà stamattina all’alba all’aeroporto di Capodichino per poi trasferirsi immediatamente nella lussuosissima suite da 5.000 euro a notte riservatagli all’hotel Romeo. È la supersuite ,realizzata lo scorso anno per gli ospiti più esigenti: 160mq di super lusso con opere d’arte contemporanea ed’antiquariato (camino in marmonero del Belgio e rosso di Francia).Vetrate a tutta altezza con vista. Tra le curiosità: lenzuola di seta e collezione di cuscini. Bagno con sauna,bagno turco e vasca idromassaggio. Dotazioni hi-tech: Tv 55 pollici,sistema home cinema, Playstation3, impianto hi-fi della Bang&Olufsen. Una sistemazione degna di un emiro. Diego, che ha un accordo con il governo di Dubai per promuovere nel mondo gli eventi sportivi dell’Emirato, nel video di presentazione dell’eventodice:«Venite a Napoli, la mia città. Vi piacerà». Maradona sarà starter della gara (ore 15.30), premierà i vincitori, farà un bagno di folla per un lungomare che, questo è certo,sarà gremito anche per vedere il pibe. Ed ecco che la città, attraverso la politica dei grandi eventi punta a far girare la propria immagine per il mondo.Il presidente della Federazione Internazionale Motonautica, Raffaele Chiulli, promette: «Sapevamo che Napoli poteva essere una carta vincente per il calendario dell’offshore Mondiale e queste XCatWorldSeries sono soltanto il primo passo per un futuro che vedrà la città protagonista di altre competizioni mondiali». Una vocazione che appartiene alla storia del Golfo viste le fortunatissime edizioni della Settimana motonautica organizzate negli anni 70 e 80. Il pontile della discordia, quello negato dalla Soprintendenza verso il quale l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella ha avuto parole dure («la rigidità blocca lo sviluppo. Ok ai vincoli ma non devono essere un elemento di blocco allo sviluppo sociale»), ospita ora dodici potentissimi catamarani pronti a prendere il largo ed oltre alle possibilità di interscambio economico, di investimenti stranieri e di promozione turistica, gli arabi lasceranno Napoli anche con un cospicuo numero di albero ad alto fusto. Lì dove c’è solo deserto l’importanza del verde è recepita di più che alle nostre latitudini.

Fonte: Il Mattino

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