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Maradona: “Io ambasciatore del Napoli nel mondo? Certo, se ne può parlare”

L’irriducibile non si è fermato neppure un momento. Neppure ieri, mandando all’aria i pensieri e le convinzioni di chi, per anni, lo aveva seguito passo dopo passo nei suoi sette anni e mezzo di permanenza napoletana. «Vedrete, prima delle 14 non si alza dal letto», giuravano in molti. Macché, questo magari due vite fa. Non in quella di adesso. La sveglia di Diego Maradona all’Hotel Hilton Cavalieri di Roma è suonata presto, prestissimo: alle 7. Tutto normale, per un uomo comune. Ma non per lui. Maradona, scortato dal manager Ceci e dall’inseparabile avvocato Pisani, ha ripreso il furgoncino della Ford preso a noleggio a Fiumicino la sera prima e imboccato nuovamente l’autostrada del Sole. Direzione Napoli. Ovvero, lo stesso percorso fatto appena 12 ore prima. «Diego ha presentato due memoriali difensivi che voleva depositare in Procura. Lo abbiamo fatto mentre lui attendeva in auto». Angelo Pisani è il suo legale e amico di fiducia: il primo memoriale di cui parla è relativo all’esposto-querela presentato al Tribunale di Napoli da Cristiana Sinagra che accusa Maradona di diffamazione in seguito ad alcune frasi del suo legale argentino che – tra l’altro – parlò della «nascita di Diego Armando jr come il frutto di un episodio di una sola notte». Circostanza smentita da Cristiana Sinagra che per questo lo ha denunciato. L’inchiesta è condotta dal pm Maria Laura Lalia Morra, magistrato in forza al pool reati contro le fasce deboli. Ora toccherà al pm, alla luce del memoriale, chiedere o meno il rinvio a giudizio.
La seconda memoria difensiva, invece, riguarda il contenzioso con Equitalia che chiede a Maradona 40 milioni di euro (quasi tutti interessi di mora e sanzioni) per vicende relative al periodo in cui giocava a calcio in Italia. Nella memoria difensiva di 36 pagine, Maradona ha ribadito che «non c’è mai stata la presunta evasione fiscale tanto è vero che i giudici penali e tribunali dal 1992 hanno escluso qualsiasi violazione».
L’avvocato Pisani è convinto che i due memoriali scagioneranno Maradona sia dalle accuse della Sinagra, sia dalle richieste del Fisco. Ma non dice altro. Pisani è il gran regista del suo ritorno a Napoli. Si deve al presidente della circoscrizione Scampia se Maradona ha rimesso piede al San Paolo. «Gli ho detto: andiamo Diego. E lui ha detto di sì», dice ancora commosso. Pisani ha poi accompagnato Maradona ad Avellino, alla registrazione di alcuni interventi del Pibe de oro a +N, il network televisivo di proprietà della famiglia Abate. Maradona è al settimo cielo. L’avvocato gli legge le ultime frasi di affetto del presidente De Laurentiis: «È uno di casa. Con me ha fatto un film quando non sapevo nulla di calcio, passammo una nottata in albergo e mi raccontò, assieme alla moglie, tutta la storia della sua vita che è affascinantissima. Un posto nel Napoli? Lui potrebbe essere il nostro ambasciatore in giro per il mondo. Avendo tantissimi tifosi in Italia e fuori, un collante come Diego sarebbe perfetto per riunire i nostri sostenitori». Immediato la replica di Diego: «Io ho il Napoli nel cuore, è un pezzo della mia vita. Normale e naturale che se ne può parlare», ha spiegato. E Pisani rafforza l’idea: «Di fatto, lo è da sempre ambasciatore del Napoli. Sarebbe fantastico se andasse in porto il progetto».
Una giornata interminabile. Maradona infatti decide di rientrare a Roma e salta così il (terzo) ritorno a Napoli in 24 ore (si pensava a una grande festa alla Ferrovia). Maradona invece trascorre la giornata in auto telefonando a qualche ex compagno di squadra e dando il compito a Bruscolotti e a Carmando di chiamare a raccolta quelli della vecchia guardia azzurra a Roma. Missione compiuta: in poche ore gran parte del Napoli tricolore nel 1987 e nel 1990 si ritrovano in un ristorante a Piazza di Spagna: ci sono Ferrara, De Napoli, Giordano, Corradini, Garella e tanti altri del Napoli dei due scudetti. «Sono sempre felice di rivedervi, vi voglio bene come se non fossero mai passati neppure un giorno», dice. Baci e sfottò per tutti. Secondo il migliore dei Maradona-style. Alla serata si aggiunge un ospite inatteso: Lapo Elkann. In onore del Pibe, tutti hanno intonato ”O’ mamma, mamma, mamma”.
Oggi, alle 14,30 Maradona sarà nella sede di Roma del Parlamento europeo per una conferenza stampa promossa dall’eurodeputato napoletano Enzo Rivellini. «Ho fatto delle segnalazioni al Garante del contribuente e al mediatore europeo, e presentato due interrogazioni al Parlamento europeo perché il fisco italiano nei confronti di Maradona ha leso i diritti inviolabili dei cittadini».

Fonte: Il Mattino.

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