Tipo settimana enigmistica applicata al calcio: mettere le lettere della squadra giusta dopo la “C” e poi i puntini sulle “i”. L’enigmista Walter Mazzarri ha giocato e sorriso quando ha scambiato il Chievo con il Chelsea in una piccola parentesi dedicata alla Champions, e poi s’è fatto serio quando il discorso è caduto sulla Fiorentina e sulle parole di Maradona e Lippi, che hanno dichiarato di sognare (Diego) e di essere disponibile (l’ex C.t.) in un futuro (lontano) ad allenare il Napoli. «È un motivo d’orgoglio: grazie a me, in due anni questa panchina è tornata a essere ambita dai più grandi personaggi del pianeta». Chiaro? « Ora, però, pensiamo soltanto alla Fiorentina: voglio la massima concentrazione. Per il Chievo? Cioè per il Chelsea c’è tempo. Che lapsus, ma iniziano entrambi con la C?».
LE SCELTE- E allora, oggi il centro del mondo si chiama Firenze. E le idee sono chiare: « Farò la formazione anche in base alla prossima partita di Champions». Che, tradotto in nomi e uomini, significa che giocheranno Campagnaro, Cannavaro e Britos in difesa; Maggio e Dossena sulle fasce, con Dzemaili e Inler in mediana; Hamsik, Lavezzi e Cavani nel tridente. E, soprattutto, Rosati in porta dal primo minuto. Dopo il debutto con il Cesena, il vice esordirà anche in campionato: De Sanctis è reduce dall’influenza e sarà costretto a interrompere la sua striscia di 99 partite consecutive in campionato dal 2009. Andrà in panchina.
L’OSTACOLO – Tutto deciso. E le direttive sono chiare come il giorno: « Non guardo al Chelsea, né alla classifica o al futuro: m’interessa soltanto la partita con la Fiorentina, che è una squadra da primi posti. È in gran forma ed è fortissima in casa: al Franchi ha conquistato 21 dei suoi 28 punti». E non solo: «Rossi è un allenatore che stimo davvero, bravo con il gruppo e tatticamente. È una sfida difficilissima: vincerà chi avrà più motivazioni, spero che i miei siano concentrati e sportivamente cattivi».
A proposito: « La squalifica? Sono molto amareggiato. Se ci saranno i margini, proveremo fino alla fine a ottenere una riduzione».
Ha la giacca ed è perfettamente pettinato, ma il piglio di Mazzarri è da guerriero. « Dobbiamo essere sportivamente cattivi ». La soluzione del rebus.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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