Undici punti in sei partite, questo lo score che ha consentito al Napoli di qualificarsi in un girone che non sapevano più come definirlo per il coefficiente di difficoltà: «infernale», «della morte», «terribile». A trasmettere coraggio ed autostima, fu la prestazione in casa del Manchester City. Un pareggio che poteva trasformarsi anche in colpaccio dopo il vantaggio con Cavani al 24′ del secondo tempo. Poi, il kappaò inflitto al Villarreal con Pepito Rossi e Nilmar al San Paolo; quindi il pari imposto al Bayern in rimonta dopo che De Sanctis aveva neutralizzato il rigore di Gomez;
Una sola sconfitta e neanche così netta: a Monaco di Baviera il 18 ottobre senza Cannavaro squalificato ed in dieci uomini per l’espulsione di Zuniga al 25’st. Eppure, dopo la doppietta di Fernandez, il Napoli stava per strappare il 3 a 3 nei minuti di recupero. Ma la vittoria sul Manchester City al San Paolo con doppietta di Cavani è stata quella che ha aperto le porte della qualificazione. A quuel punto mancava solo un successo al «Madrigal» che è arrivato puntualmente.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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