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Niente Skrtel, ma Cannavano non parte

Niente regalone di fine mercato: se lo aspettava in cuor suo Rafa Benitez, ci sperava ma senza illudersi troppo perché De Laurentiis e Bigon erano stati chiari, perché certi prezzi per un difensore, anche se top player, non rientrano nei parametri dell’imprescindibile rigore finanziario del club azzurro e perché fare tanto per fare non dà il senso della crescita. Per questo Rafa non si dispera e guarda il tutto con tranquillità.
Perché Benitez, oggi, sa due cose: che a gennaio qualcosa potrebbe succedere e quel che resta del tesoro da 124 milioni potrà essere comunque investito tra pochi mesi; e secondo che dovrà lavorare con maggiore intensità con i difensori che ha nella sua rosa.
Dopo che Skrtel (22 milioni la richiestissima del Liverpool che non ha mai fatto un passo indietro) e Rami (15 milioni la valutazione del Valencia e la sorella che aveva posto il veto) se ne sono andati in dissolvenza, il tecnico del Napoli ha preso atto che il mercato azzurro in entrata era al capolinea. In fondo, non è un dramma: dopo i due gol presi in casa del Chievo sabato sera non parlava di necessità, parlava di speranza di prendere un ultimo rinforzo. Fino all’ultimo, inoltre, il Napoli ha tentato il Barcellona per Mascherano: se ne riparla tra dodici mesi.
La notizia del giorno è la conferma di Paolo Cannavaro, con conseguente rifiuto di una proposta di scambio che il Milan ha avanzato nelle prime ore di ieri mattina. Prima ha proposto il difensore campione del mondo 2006 Christian Zaccardo, poi ha provato a piazzare come contropartita Antonio Nocerino. In entrambi i casi, secco il no di Bigon. «È tutto vero, non è una novità: noi siamo stati contattati qualche settimana fa, sapevamo dell’interessamento. Il Napoli ha detto di no? Bene, adesso dimostri quanto realmente tiene a Cannavaro», spiega Gaetano Fedele, manager del difensore napoletano. Nessuna novità neppure sul fronte del rinnovo di Zuniga: «Il Napoli ha deciso di non cederlo: a questo punto c’è tempo per poter valutare l’offerta azzurra», spiega Calleri, il manager del colombiano.
Alla fine trova una sistemazione Dossena che, dopo l’esito negativo delle visite mediche al Torino, questa volta supera i test con il Sunderland e firma con il club inglese guidato da Di Canio. Va in prestito. Emanuele Calaiò firma per il Genoa: è stato ceduto a titolo definitivo. Dura sei mesi il ritorno a Napoli di uno degli artefici principali del grande salto dalla serie C alla serie A. E in extremis Bigon e Chiavelli riescono a cedere anche Donadel che va al Verona in prestito e con l’ingaggio che verrà pagato per intero dal club azzurro. Dopo Cavani, Santana, Hoffer, Gamberini, Fideleff, El Kaddouri, Rosati, De Sanctis, Gargano, Bariti, Dossena e Vitale sono complessivamente quindici le cessioni in casa azzurra. Novothny va in prestito alla Paganese. Barone, classe ’95, al Lanciano.
Faraonica la campagna di rafforzamento del Napoli con una disponibilità di spesa che si aggirava, secondo quanto dichiarato dal presidente De Laurentiis a circa 124 milioni. Ne sono usciti più o meno 85, con un saldo acquisti-cessioni negativo di 17 milioni circa. Le spese per i nuovi acquisti (tutti stranieri, altro segnale del nuovo corso avviato con Benitez), il belga Mertens (9,5 milioni), gli spagnoli Albiol (12) e Callejon (10) più il brasiliano Rafael (5) e il colombiano Zapata (5,5) a 42 milioni. A cui deve aggiungersi, sempre del clan dei madrileni Gonzalo Higuain, acquistato per 38 milioni più tre di bonus. Cifra record (per il mercato italiano in entrata di quest’anno), quella accordata al Real: l’ottava nella storia del nostro calciomercato. Se non ci fossero stati intoppi con Jackson Martinez, il Napoli avrebbe speso altri trenta milioni. Un tesoretto che verrà impiegato in caso di necessità a gennaio.
Tra gli affari conclusi nelle ultime ore in Italia, il Sassuolo prende Floro Flores, Pegolo e Marrone, che sbarca in Emilia in comproprietà dalla Juve. In cambio ai bianconeri va la metà di Berardi, che però resta a Sassuolo in prestito. La Lazio cede Kozak all’Aston Villa, Stoian passa dal Chievo (che ingaggia Ardemagni dall’Atalanta) al Genoa che prende anche Fetfatzidis dall’Olympiacos e Bizzarri dalla Lazio. Iturbe è un nuovo giocatore del Verona. Lazio: presi Berisha e Perea, via Kozak. Il nuovo portiere del Torino è Berni. Salta il valzer delle punte per il no di Conte alla cessione di Quagliarella.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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