Non c’è pace per Rafael. L’ortopedico Renè Abdalla, medico del San Paolo che lo opererà oggi nell’Instituto do Joelho ha confermato la diagnosi di Villa Stuart: legamento crociato anteriore rotto con stop di 5-6 mesi. Evangelico, la sua forte spiritualità gli permette di avere un grande equilibrio interiore: ed è per questo che il portiere brasiliano sta vivendo questo terzo grave infortunio della sua carriera con serenità, affidandosi alla fede. Ieri, appena sbarcato in Brasile in compagnia del medico azzurro D’Andrea, ha scritto un messaggio su Twitter: «Questa mattina sono arrivato in Brasile, domani (oggi, ndr) sarò operato. Adesso una nuova fase la mia vita, con DIO vincerò e tornerò più forte!».
Al suo fianco ci sono papà Sergio e la moglie Vanessa e molti suoi amici: i medici del Napoli seguiranno la parte iniziale del recupero di Rafael, che trascorrerà anche nella struttura ortopedica di Abdalla le prime settimane di riabilitazione. La fortuna non gioca nella stessa squadra di Rafael, questo è chiaro: ha perso le Olimpiadi per la rottura del gomito e nel 2009 si fece male sempre al ginocchio. Proprio adesso che grazie alle sue prestazioni si stava lentamente impossessando della maglia da titolare – che Reina gli dovrebbe lasciare a giugno – ecco che arriva una mazzata. Ovvio, il tipo di infortunio è di quelli che consentono di tornare come prima. D’altronde il dottor Abdalla ha operato al ginocchio parecchi fuoriclasse brasiliani. Tra questi, anche Ronaldo che si è rivolto a medico di San Paolo già nel 1999, in occasione della prima rottura dei legamenti.
Intanto il Napoli è alla ricerca del sostituto a tempo determinato di Rafael, un portiere svincolato e che non abbia una grande pretesa economica e che possa garantire rendimento fino a giugno.
Fonte: Il Mattino.
