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Rinaudo: “Napoli-Palermo? La mia partita del cuore”

Ai microfoni di Mediagol.it Leandro Rinaudo, ex difensore del Palermo, del Napoli ed ora calciatore della Juventus, in vista della sfida di campionato tra le due compagini, rilascia una lunga intervista sui suoi trascorsi in terra sicilana e partenopea:

“Ho sempre modo di seguire il Palermo -afferma Rinaudo- Come ben sapete sono tifoso dei rosanero, in questo momento sto avendo un pò meno tempo perché la rieducazione, dopo l’operazione alla schiena, mi impegna tutto il giorno, lavoro anche la domenica mattina a volte, ma ho visto qualche partita e stanno facendo veramente bene. Il Palermo è una squadra che gioca bene a calcio, possiede in organico giocatori di grande esperienza coadiuvati da alcuni nuovi innesti che stanno sorprendendo per qualità e rendimento come gli sloveni Ili?i? e Ba?inovi?, Rossi sta plasmando un mix di giocatori navigati con giovani talenti arrivati in Italia con tanto entusiasmo che stanno davvero bruciando le tappe. Ezequiel Muñoz, giovane centrale difensivo arrivato dal Boca Juniors? Sta facendo bene, ci vuole del tempo per migliorare su alcune cose perché giovani ci siamo stati tutti e soprattutto quando si inizia su palcoscenici così importanti l’errore è normale che si faccia soprattutto valutando che la domenica si incontrano giocatori di un certo livello, è anche più facile sbagliare. Il Palermo gioca bene ma prende qualche gol di troppo? Io penso che il problema è che in Italia non si è mai contenti. Se si fa bene dietro ma non si fanno molti gol si critica, se si è incisivi in avanti ma si concede qualcosa agli avversari idem. Credo sia una forma mentis tutta italiana, c’è sempre qualcosa da ridire per alimentare dibattiti ma quando una squadra vince e fa bene è merito di tutti, io sarei contento sempre di vincere 4-3, c’è sempre la tendenza alla critica e non è un problema relativo a Palermo perché io sono stato anche in altre piazze tipo Napoli e so bene che è una cosa diffusa in qualsiasi città. Rimpianti per come è andata a Napoli? La prima stagione sono arrivato con entusiasmo e tante aspettative, poi una volta arrivato mi è stato comunicato dall’allenatore di allora (Reja, ndr) che avrebbe preferito impiegarmi sul centrosinistra di una difesa a 3 e mi sono trovato un pò spiazzato anche perché avevano fatto un investimento importante per avermi e quindi ero convinto di trovare più spazio. L’anno successivo è andato sicuramente meglio: è arrivato il mister Mazzarri e ho sentito più fiducia, ho giocato più spesso in varie zone della difesa ed è andata meglio, poi quest’anno avevo intenzione di rimettermi in gioco perché credo che posso stare in qualsiasi squadra, anche la migliore del mondo, ma un calciatore si sente importante quando la domenica c’è la partita e gioca. Quando è arrivata la chiamata della Juventus l’ho subito reputata un’opportunità importante, l’ho colta al volo e sono felicissimo di averla sfruttata. Peccato che è arrivato questo infortunio proprio dopo l’esordio con Del Neri che mi conosce bene, per necessità mi aveva impiegato in un ruolo non mio, da terzino destro, e credo di avere fatto anche bene ma poi mi sono fatto male. Napoli e Palermo sono due squadre che danno spettacolo e soprattutto società che stanno attuando una filosofia vincente. I dirigenti dei due club stanno facendo benissimo investono anno dopo anno e trovano con bravura giovani talenti che danno soddisfazioni ogni domenica. Il campionato è ancora lungo, non posso dire adesso chi tra Napoli e Palermo arriverà più in alto. Rispetto alla scorsa stagione, in cui si sono entrambe qualificate in Europa League, credo che per entrambe ci sarà più concorrenza. La Juventus, in cui ho la fortuna di militare, dico che è molto attrezzata e può ambire centri traguardi, quello attuale è sicuramente un campionato agguerrito e molto più competitivo su tutti i fronti rispetto all’anno precedente. Pastore ha una classe innata, Hamsik…? Non è facile dire chi è più decisivo, giocando con Marek mi sono reso conto che lo vedi e lo noti poco in alcune partite ma ha la capacità e la bravura nel momento in cui si svolge l’azione offensiva di inserirsi col tempo giusto e di finalizzare meglio rispetto a Pastore. L’argentino ha una classe innata e nell’ultimo periodo sta pure facendo gol con grande continuità. Pastore è un giocatore di grandissima qualità considerando che è giovanissimo e già da un biennio si sta imponendo nel calcio italiano, che è tra i più difficili al mondo, questo la dice lunga sulle sue prospettive come del resto su quelle di Hamsik. Qualche giorno fa stavo svolgendo la riabilitazione insieme a Buffon e lui mi ha detto ‘Sai io che ho giocato con Zidane, ti dico che Pastore è l’unico calciatore che ho visto in questi anni che gli somiglia veramente tanto’. Personalmente concordo in pieno ma queste parole, dette da lui che Zidane l’ha ammirato tutti i giorni, mi hanno davvero impressionato in positivo. Se Buffon mi ha parlato anche di Sirigu? Me ne ha parlato bene e non è il solo ma detto da lui che è il miglior portiere del mondo ha un valore eccezionale. Sìrigu è un portiere di livello, sta facendo benissimo ed è un ragazzo che apprezzo tantissimo, ricordo che il primo anno che ero a Palermo lui si allenava con noi, è un ragazzo umile che ha fatto le sue esperienze, ora è tornato ed è riuscito ad imporsi. Sono molto contento per lui. Miccoli e Lavezzi, che coppia! Forse manderò un sms al Pocho…Chi scelgo tra i due? Entrambi, anche se sono molto simili. Il Pocho è un giocatore che da un momento all’altro ti può cambiare una partita con i suoi cambi di ritmo, è uno di quelli davvero imprevedibili e credo che il Napoli senza di lui perderebbe tantissimo. Fabrizio non sta a me giudicarlo perché nel corso degli anni e della carriera ha già dimostrato il suo valore. Diciamo che sono due grandi giocatori che si ritroveranno contro. Probabilmente Pocho essendo più giovane magari avrà modo di dimostrare il suo valore ancora nei prossimi anni. Sms a Lavezzi per dirgli di non fare male al Palermo? Non lo so, con lui ci sentiamo spesso e siamo in ottimi rapporti, vedremo se lo sentirò… La mia Palermo è meglio di New York, Napoli invece…E’ vero, guarderò questa partita con un interesse maggiore dalle altre perché a Palermo ci sono nato e quando posso torno volentieri perché è la mia città e non cambierei neanche con New York che magari può esser considerata la migliore città del Mondo, a Napoli però, pur essendo stati due anni in cui non ho giocato tantissimo, ho lasciato tantissimi amici, mia moglie è di lì e poi sono troppo affezionato ai tifosi partenopei che mi hanno sempre dimostrato un grande affetto. Per tutti questi motivi è ovvio che sarà una partita particolare ed emozionante per me. Per chi farò il tifo? Che vinca il migliore, tanto il mio giudizio non cambierebbe nulla ai fini del risultato finale. Si affrontano due squadre importanti che giocano bene a calcio, non esprimo preferenze. Palermo è nel mio cuore, ma devo dire che anche Napoli è una squadra ed una società che mi ha lasciato tantissimo. Diciamo che entrambe mi hanno dato moltissimo e per questo le seguirò sempre con tanto affetto”.

la Redazione

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