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“Tutti stregati da Maradona”: la trepida attesa del Dios al San Paolo da parte degli azzurri

Fernandez: Abbiamo capito che c’era Diego dalle urla del pubblico del San Paolo. Fiero di essere argentino

Nello spogliatoio si era saputo poco prima di scendere in campo che Maradona avrebbe potuto assistere alla sfida con la Roma di Coppa Italia. Ma non c’era alcuna certezza. Tutto era così vago. Così molti calciatori, Benitez compreso (anche se ha dichiarato di non aver ascoltato i cori pro-Diego), lo hanno capito dal clamore che si è levato dagli spalti a inizio ripresa, in particolar modo dal lato tribuna dove aveva preso posto l’ex profeta del Napoli. Racconta Federico Fernandez, argentino anche lui, nonché difensore della Nazionale: « Abbiamo realizzato che c’era Diego al San Paolo dalle urla del pubblico. Maradona ha lasciato tracce indelebili a Napoli e la sua presenza è sempre speciale. Ogni volta che viene qui la gente lo ricorda con molto affetto e da argentino non posso che andarne fiero ».

Grande soddisfazione tra i calciatori partenopei, soprattutto da parte di Higuain che era stato lanciato in Nazionale proprio dall’ex Pibe de oro quando ebbe l’incarico di ct, ma anche un pizzico di delusioni a fine gara. Se l’aspettavano nello stanzone per festeggiare con lui la sonante vittoria e anche per conoscerlo da vicino. In tanti ne avevano sentito solo parlare. Confessa il giovane Jorginho, applaudito da Diego al momento del terzo gol:« Maradona resta un mito del calcio. Lui rappresenta la storia e mi avrebbe fatto piacere incontrarlo. E’ stato emozionante sapere che c’era lui in tribuna, che ci stava guardando e stava facendo anche il tifo per noi. Per me resta il più grande calciatore di tutti i tempi e aver fatto gol sotto i suoi occhi mi ha dato una gioia grande ».
Prima che iniziasse il secondo tempo della partita con la Roma c’è stato anche un imprevisto amarcord. Davanti alla tribuna autorità si è presentato Gigi Caffarelli, ex compagno di squadra di Maradona ai tempi del primo scudetto, ora nello staff tecnico del Napoli per quanto riguarda il settore giovanile. Gli è bastato dire «Diego» che Maradona si è alzato, gli è andato incontro e lo ha abbracciato fraternamente. Rivela Caffarelli: « Non ci vedevamo dal 2005,quando venne per l’addio al calcio di Ciro Ferrara. Abbiamo parlato per due minuti, il tempo di dire cosa stavano facendo i nostri figli. Era più emozionato lui che io. Ho notato in lui una forte commozione. Mi sarebbe piaciuto trattenermi un po’ in più lui ma non è stato possibile ».
Un altro ex, Alemao, ha sottolineato: « Sono felice che Diego sia tornato a Napoli. Immagino quanto si sia emozionato e divertito. Il San Paolo è sempre fantastico e spero un giorno di tornare anche io. Sono incancellabili le emozioni che ho vissuto a Napoli. Mi fa piacere anche per la vittoria della squadra sulla Roma e che ora andrà a giocarsi la finale. E sono contento che a gennaio sono arrivati due brasiliani, Jorginho ed Henrique. Quest’ultimo in Brasile era molto apprezzato. Può ricoprire più ruoli e ha grandi qualità tecniche. Spero di tornare presto. Intanto sto organizzando una festa qui in Brasile per l’anniversario dello scudetto ».

Fonte: Corriere dello Sport

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