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“Le idee prima dei soldi”, le speranze di Dimaro e la rivoluzione culturale di Sarri

Il Napoli a gennaio ha indebolito la rosa più che rinforzarla ma non molla e contro la Lazio si è affidato alle sue certezze

“Negli ultimi trent’anni le idee hanno abdicato davanti ai soldi, diventa sempre più difficile superare i competitor più ricchi. Siamo l’unico club espressione di una famiglia, sarebbe bello battere queste multinazionali”, disse Sarri lo scorso 23 Luglio a Dimaro in conferenza stampa.

Le “cifre drogate” del calcio moderno, il fallimento del fair play finanziario e le spese folli di sceicchi e multinazionali hanno fatto in modo che il potere del Dio Denaro sia sempre più influente. Le eccezioni nel corso degli ultimi anni ci sono state: il Leicester in Premier League, il Borussia Dortmund in Bundesliga e l’Atletico Madrid in Liga ma la serie A è sempre stata lontana da queste favole. Il Napoli in questa stagione sta ribaltando gli equilibri, tutti gli altri principali campionati europei sembrano ormai già scritti, sono dominati da una delle squadre più ricche: Manchester City, Paris Saint Germain, Bayern Monaco e Barcellona. I propositi estivi di Sarri finora stanno trovando concretezza nella realtà e tutto ciò sta avvenendo senza che la Juventus abbia un calo, i bianconeri, infatti, hanno due punti in più rispetto allo stesso punto dello scorso campionato. Sarri e questo gruppo così unito che va a cena insieme due volte al mese costruendo un “cerchio magico” di spirito familiare tanto da includere anche i componenti dello staff medico ai propri appuntamenti, hanno “deviato” la storia del Napoli di De Laurentiis. Le squadre ricche per raggiungere gli obiettivi realizzano acquisti importanti, si fiondano su obiettivi di primissimo livello, Sarri al Napoli ha inseguito un altro piano: rinnovare i contratti e non far partire nessuno dei titolarissimi dopo la ferita ancora aperta della cessione di Higuain alla Juventus. Niente più “Udinese dei ricchi” ma un progetto che guarda all’orizzonte attraverso la conservazione, il lavoro, la crescita nei meccanismi tattici, nelle idee, con qualche piccola aggiunta. Addirittura a gennaio il Napoli ha compiuto più cessioni che acquisti, ha indebolito ma non molla e contro la Lazio si è affidato alle sue certezze: forza mentale e qualità del gioco. E’ stucchevole l’esaltazione della bellezza, m’incanta di più il fascino dell’organizzazione, il talento che accelera grazie al potere della testa, alla determinazione. Napoli-Juventus è una sfida tra due mondi diversi, Davide cerca di buttar giù Golia dal dominio assoluto sul calcio italiano con le sue caratteristiche. Il Napoli valorizza il talento dei singoli piegandoli all’organizzazione, alle esigenze del collettivo, la Juventus gestisce le caratteristiche dei propri campioni, portare al massimo il rendimento dei top players, nel quadro della consapevolezza della propria duttilità tattica, è la strada scelta da Allegri per il successo. La Juventus di Allegri è tornata alla sua classica identità, dopo la sconfitta di Genova è arrivata la svolta e i bianconeri hanno subito un solo gol nelle ultime sedici partite. Riuscirà in questa impresa titanica? Guarda le quote su Sisal e fai la tua giocata.
Le sfide di Cagliari, Verona e Firenze, al di là degli episodi, sono state disputate sotto tono dalla Juventus, hanno influito i carichi di lavoro in chiave Champions e l’assenza di Dybala, il tassello fondamentale tra le linee in virtù delle intuizioni di grande spessore tecnico di cui è dotato. Il Napoli deve combattere con la leggerezza del proprio sogno, la forza mentale di chi sta compiendo un’impresa e non vuole fermarsi. Guai ad acquisire l’obbligo di vincere, si cadrebbe nella trappola di chi ancora fa fatica ad accettare che attraverso la bellezza si può vincere, che il Napoli è espressione di un’impresa che sta ribaltando i rapporti di forza.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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