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“Questo Napoli non muore mai!”

Rubrica "Calcio in rosa"- Il Napoli continua ad esserci!

 

Una domenica scaccia-ira la definirei, un’opportunità di riparazione.

Obiettivo giornaliero: rimettere in piedi la barcollante fiducia, in noi e nei nostri ragazzi, per archiviare la brutta disfatta di Verona, dimostrare che il Napoli non è quello visto contro un super-Chievo che affrontava ‘la partita della vita’ contro IL grande Napoli  ( ciò non fa altro che dimostrare il lustro che sta riconquistando meritatamente il nostro club) e saldare la posizione nella parte alta della classifica.

Lo sbalorditivo Napoli di Mazzarri contro un Cesena all’ accanita ricerca di punti salvezza.

Dopo una sconfitta abbastanza pesante è obbligatorio temere l’influenza psicologica che può avere un insuccesso smisurato, certo, è anche vero che ogni partita è storia a sé… 

…. paura del Cesena ? No, della sorte.

Il nostro mister adotterà il turnover al fine di far respirare chi è un tantino provato affinché si recuperino vivacità e freschezza in vista della prossima gara che ci vede ospiti in casa della Roma. Un turnover ampio: De Sanctis in porta, in difesa Santacroce, Cribari, Aronica, al centrocampo la coppia Gargano-Yebda, Maggio e Zuniga sulle fasce, ritorna dalla squalifica il nostro Lavezzi che con Hamsik sosterrà Cavani, unica punta. Ruiz in tribuna, ma in panchina ‘Mascarinho’. In panchina Iezzo, Campagnaro, Cannavaro, Dossena, Sosa, Lucarelli. Questa la struttura per battere un ‘nemico’ di tutto rispetto che è il Cesena.

Arrivo al San Paolo in compagnia dei soliti amici dai globuli partenopei e con due ‘new entry’ da poco avvicinate alla passione azzurra che con entusiasmo abbracciano la mia filosofia di sostegno e difesa di un’unica ‘fede’ .

Inizia il primo tempo, ma noi non siamo ancora sugli spalti.

Siamo in abbondante ritardo, ma da lì a poco la corsa ed il pronunciato affanno sarà ripagato da una superlativa veduta: parte tutto da un’ottima chiusura di Cribari in difesa, è il 13’, azione in velocità, un Hamisk meticoloso, filtra per Maggio che dalla sua corsia mette in diagonale al centro per Cavani che di sinistro la mette dentro ! gol ! gol ! gol ! gol! Napoli in vantaggio con il nostro matador, sempre più goleador ! Un’esultanza insolita da parte di quest’ultimo… di fatti anch’egli è contagiato dall’inevitabile voglia di ballare come Lavezzi e Zuniga, sotto la curva, il San Paolo esplode di gioia ed il ballo continua sulle gradinate !

Un Napoli che preme chiude il Cesena nella propria metà campo, dopo pochi minuti dal nostro vantaggio il Cesena trova per un momento la forza per reagire con Jimenez che batte De Santis, ma il guardalinee chiamerà il netto fuorigioco.

Il primo tempo si chiude con un buon Napoli vicinissimo spesso al raddoppio con un Zuniga che sta crescendo anche nella corsia sinistra,  sia in fase offensiva che difensiva, Juan Camilo non riesce a trovare la porta, ma fiducia a questo ragazzo, pulito ed accorto anche il nostro ‘malfidato’ Cribari in marcatura ed ottimo nel far ripartire i compagni, sarò impopolare ma non smetterò mai di ripeterlo : fiducia a questi ragazzi tanto discussi, fiducia dal primo all’ ultimo perché senza la nostra stima non andranno da nessuna parte, la loro ‘inniezione’ di fiducia siamo noi.

Iniziamo forte la ripresa, al 3’ minuto Maggio di testa, Antonioli respinge, dai settori non è visibile chiaramente la traiettoria del pallone, ma il nostro superbike protesta, la palla è entrata. Subito chiamo casa per la prova tv… trovo le conferme della rabbia di Maggio, la palla è nettamente dentro, gol annullato ingiustamente. Quantomeno questo episodio cancella il ‘gol fantasma’ di Firenze del nostro matador,  nel dubbio di quel gol i conti oggi si saldano.

Al 28’ fuori Hamsik entra Mascara, ecco finalmente il suo esordio in maglia azzurra, nel suo tanto atteso applauso al San Paolo, ovazione per lui, gli entusiasmi sembrano suggerirgli ‘Forza Beppe facci goal !’. Altri cambi, entra Dossena per Zuniga ( meritati gli applausi per Juan Camilo), ed un po’ cupo Lavezzi lascia il posto a Sosa.

Dalla radio le conferme dei pareggi del Milan a Genova e della Lazio in casa contro il Chievo.

I sorrisi iniziano a stamparsi sui visi dei prsenti.

Passano all’ incirca 30 secondi dall’ entrata di José Sosa quando abilmente quest’ultimo raccoglie un super-assist di un altrettanto super-Mascara ( buonissima la prima ! ) ed è raddoppio !

Alla prima palla giocata del match el nostro principìto chiude la partita che ci regala i 3 punti e la certezza dei -3 dalla capolista ed i +8 dalla nostra ‘amata amica’ Juve.

Spettacolo in campo e sugli spalti, dall’ erbetta un indescrivibile Cavani incita il pubblico notevolmente, come un matto, agli applausi per il suo compagno Sosa, che cuore ragazzi, che uomo, l’ esortazioni di Cavani denotano la solidità e l’affiatamento di questo grande gruppo, e che ragazzi, tutti corrono ad abbracciare Ernesto José Sosa ‘ribattezzato’ anche come Ernesto-sparalesto, crediamo sia buon auspicio il nomignolo come lo sono stati tutti. Un gol che avrà finalmente trasmesso la dose di sicurezza che mancava a questo uomo dalle grandi capacità tecniche. Il primo di una lunga serie che accompagnerà la crescita  che da oggi sarà inarrestabile, ne sono certa, e i miei scritti documentano le mie sensazioni, come per Yebda, ora per Sosa, e spero che presto altre mie sensazioni troveranno conferme in alcuni uomini, tra cui il giovane e promettente Dumitru.

Il gol, in un certo senso, era stato presagito dal magazziniere del club azzurro, ed è al lui che José lo dedica, il primo in maglia azzurra, ma doppia dedica, anche per la fidanzata che proprio nel grande giorno del principìto compie gli anni.

Che bella giornata di sole su Napoli, non poteva avere corso diverso.

La prestazione non ha infiammato il tifo, ma può starci, nemmeno il Barcellona è 100 volte Barcellona, l’importante è aver portato a casa il risultato che ci proietta sempre più ‘nel calcio che conta’.

Il Napoli vince, conferma il secondo posto, Zuniga, Cribari, Santacroce crescono, Maggio convocato in nazionale.

 La cosa che rende perfetta questa domenica è l’applauso da parte dell’ ultimo uomo che abbandona il campo, Edinson Cavani, che si sofferma sulle scalinate dell’ uscita, ci guarda e parte L’ applauso sincero per i suoi tifosi che affogano nell’ emozione, io mi lascio andare a qualche lacrima,  quello che provo verso Cavani è indicibile, mi inculca un qualcosa di vitale e gaio dentro…al solo guardarlo, provate ad immaginare quando butta la palla nel sette, quando ci delizia dei suoi ‘sacrifici’ in entrambe le fasi di gioco e ci regala vittorie.

Nessuno può capire, forse solo chi, questa maglia, questa squadra, quei ragazzi, che dall’ alto sembrano minuscoli , occupano come giganti un posto nelle nostre giornate, nelle nostre vite… nei nostri cuori.

E’ un amore spirituale che va oltre la logica.

I ragazzi stanno crescendo, lo sta facendo il club… lo stiamo facendo noi, sì, anche il tifo sta maturando, fantastica ma paradossalmente resta saldo sulla terra, nella realtà…. Ma pur sempre legato ai propri sogni.

Grazie di tutto ragazzi, grazie di essere quello che siete.

Avanti così !

Espugniamo l’Olimpico !

 

 

A cura di Maria Merone

 

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