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Identikit di … Juan Guilherme Jesus dell’Internacional di Porto Alegre

Il giovane difensore mancino è una delle promesse della Selecao campione del mondo Under 20

Il Napoli punta gli occhi su Belo Horizonte. Infatti, secondo le ultime indiscrezioni di mercato, la società partenopea sarebbe interessata al cartellino di una delle tante promesse del calcio brasiliano, Guilherme Juan, difensore dell’International di Porto Alegre. Juan Guilherme Nunes Jesus nasce a Belo Horizonte, città dello stato di Minas Gerais di circa due milioni e mezzo di abitanti nel sudest del Brasile, il 10 giugno 1991. Comincia a giocare a pallone fin dalla tenera età, praticando  futsal (sport di calcio a 5 di origini uruguagie risalente agli anni 30’). Milita poi in alcune squadre locali ed approda, all’età di 16 anni, nel settore giovanile dell’Internacionàl di Porto Alegre. Dopo l’esordio nel 2008, con la Sub’18 e  Sub’19 prima e con la Sub’20  ad inizio 2010, effettua il suo debutto in prima squadra il 17 febbraio 2010 in una partita del Gaucho, campionato di calcio dello stato di Rio Grande do Sul, in Brasile, organizzato dal 1919 dalla Federação Gaúcha de Futebol (FGF). In quella occasione l’International affronta allo stadio Josè Pinheiro Borba il Ypiranga Erechim. L’allenatore uruguagio dei padroni di casa, Jorge Daniel Fossati, decide di schierare Juan come esterno sinistro di difesa. Il giovane terzino battezza il suo debutto con una vittoria 4-2, convincendo tutti con una prestazione molto convincente. Da quel momento in poi verrà sempre convocato dall’allenatore dei rosso-bianchi che, nonostante non lo utilizzi in tutte le partite, gli fa fare molta esperienza integrandolo in pianta stabile nel gruppo della prima squadra.

  

Nel 2010 Juan totalizza 10 presenze nel campionato Gaucho (delle quali  8 da titolari) e 7 presenze nel Brasilerao –corrispondente alla nostra Serie A italiana- (delle quali 5 da titolari). Il suo club si classifica al settimo posto in classifica con 58 punti. Il giovane Juan, durante questa stagione, ha la possibilità anche di debuttare in Copa Libertadores (competizione conquistata dal club brasiliano grazie al secondo posto in campionato della precedente stagione) il 12 marzo nel pareggio per 1-1 in casa del Deportivo Quito. L’International supera agevolmente il girone grazie ai 12 punti conquistati al cospetto di avversari come il Cerro, l’Emelec ed il Deportivo Quito. Il club di Porto Alegre vince anche le successive gare eliminatorie, arrivando dritto in finale contro i messicani del Guadalajara ed imponendosi con i risultati rispettivamente di 2-1 e 3-2 nelle gare di andata e ritorno. In quella squadra sono presenti giocatori come il portiere argentino Roberto Carlos Abbondanzieri, l’ex difensore interista Gonzalo Sorondo, il fantasista argentino Andres D’Alessandro e l’esterno brasiliano Giuliano. Anche se non è stato uno dei protagonisti assoluti della conquista del Champions League sudamericana, indubbiamente Juan con quest’esperienza acquisisce il carattere e la consapevolezza giusta di essere il futuro del club. Nel dicembre 2010 assiste, dalla panchina, alla perdita della sua squadra nella semifinale della Coppa del mondo per club FIFA contro i congolesi del Mazembe per 2-0, e vincere poi la finale per il terzo e quarto posto contro i sudcoreani del Seongnam per 4-2. A gennaio di quest’anno Juan viene convocato dalla nazionale brasiliana Under 20 di Ney Franco per il Sudamericano Under 20. In questa selezione troviamo diverse promesse del calcio mondiale come Neymar, Fernando, Lucas Silva, Casimiro o Danilo. Juan disputa 6 partite conquistando il torneo disputatosi in Perù con 10 punti totalizzati. Il terzino va a comporre il reparto difensivo di una difesa a quattro con Danilo, Alex Sandro e Bruno Uvini.

  

In questa stagione 2011 colleziona 6 presenze nel campionato Gaucho (delle quali quattro da titolare), contribuendo, in maggio, alla vittoria del proprio club nella finale contro il Gremio. Per quanto riguarda il Brasilerao, Juan ha collezionato, ad oggi, 7 presenze da titolare. Durante questa estate, Juan viene convocato dalla selezione Under 20 della Selecao di Ney Franco per disputare i mondiali di categoria in Colombia. Gioca in totale 6 gare, contribuendo alla vittoria per 3-2 nei tempi supplementari contro il Portogallo.  Dall’alto dei suoi 185 centimetri d’altezza per 83 chilogrammi di peso, Juan è un difensore sinistro che all’occorrenza può esser utilizzato come sia come terzino che come centrale di difesa.

  

Provvisto di spiccate doti offensive, Juan è capace di spingere sulla corsia sinistra mettendo in grande difficoltà le difese avversarie. Si fa rispettare in campo non esitando ad ingaggiare scontri fisici di gioco quando ce n’è bisogno. Inoltre, è dotato di un carattere molto energico, infatti si fa prendere spesso dalla troppa foga agonistica che gli costa ammonizioni evitabili. Dispone di una buona tecnica per il ruolo che assume e per l’età che ha, inoltre fa valere il suo fisico nel gioco aereo. Il brasiliano rappresenta di sicuro un grande investimento per il futuro. Vista la sua duttilità si adatterebbe molto bene nello scacchiere tattico di Mazzarri, collocandosi sulla corsia sinistra e occupando la posizione di Dossena come esterno, oppure di Aronica o Britos come terzo difensore. Qualora si concretizzasse la possibilità di trasferimento in Italia non sorgerebbero troppe difficoltà di adattamento al calcio italiano, nonostante ciò ha ampi margini di miglioramento sia dal punto di vista tecnico che tattico. La sua quotazione di mercato è inevitabilmente salita dopo la vittoria del mondiale Under 20 della sua nazionale. Sicuramente il presidente dell’Internacional, Luís Anápio Gomes, non lascerà andare via uno dei suoi gioielli ad una cifra irrisoria. In futuro Juan può rappresentare per la nazionale maggiore una valida alternativa sia di giocatori come Andrè Santos, Marcelo (escluso però da Mano Menezes dalla Selecao nell’ultima Coppa America) e Dani Alves (adattato a sinistra per far spazio a Maicon sul versante opposto nell’era Dunga) qualora venisse impiegato come terzino, sia di Thiago Silva e Lucio qualora venisse schierato come centrale difesivo.

  





Gilberto D’Alessio


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