Cerca
Close this search box.

ESCLUSIVA – Pastore (ds Nocerina): “Confermo i contatti con Bigon”

Dal rapporto col Napoli all’avventura in Serie B: intervista ad Ivano Pastore, ds Nocerina

Ivano Pastore, classe 1970, altresì conosciuto, specialmente in quel di Taranto, come “il capitano”, è da quest’anno alla dirigenza della Nocerina. L’ex difensore barese ha accompagnato, in questo nuovo cammino come Direttore Sportivo, la squadra rossonera in serie B. Una categoria che non vedeva in lizza la Nocerina da ben trentatré anni. La redazione di iamnaples.it lo intervista per un focus su quest’impresa; si parlerà, inoltre, di mercato. Il Napoli e la Nocerina, infatti, sono in contatto nel perseguimento dell’obiettivo-crescita del vivaio partenopeo.

Come è cominciata la sua carriera nella Nocerina?

“Si è quasi trattato di una casualità: avevo smesso di giocare nel dicembre del 2009 con la Colligiana. L’ex Direttore Sportivo del Cosenza, Massimo Mirabelli, mi invitò a vedere una partita di Coppa Italia (Arezzo – Cosenza). Nell’occasione mi presentò il presidente Giovanni Citarella ed il fratello Cristian; scambiamo quattro chiacchiere e da lì è nacque un rapporto d’amicizia, niente di più. In quel periodo cominciavo a intravedere per me la possibilità di lavorare insieme a dei procuratori importanti: diversi avevano chiesto la mia disponibilità, ma poi è arrivata la chiamata del presidente Citarelli”. 

Qual è la soddisfazione più grande che ha ottenuto nella sua carriera calcistica?

“Nella carriera calcistica ho avuto tante gioie e tanti dolori: ho perso tre o quattro finali per andare sia in C1 che in B. In compenso, però, di soddisfazioni ne ho avute tante: ho vinto quattro campionati. Se però dovessi descrivere quella che è stata la gioia più grande direi di sicuro il doppio salto a Catanzaro, dalla C2 alla B. Con Taranto inoltre ho avuto un bel rapporto, sia con la squadra che con la città. Ci sono rimasto per cinque anni, per quattro sono stato capitano, e questo è il nome che mi davano. Tutt’oggi, addirittura, qualcuno mi chiama in quel modo. È difficile scegliere fra le due città, e se proprio dovessi farlo metterei Taranto al primo posto”.

 

3 – Si aspettava la promozione in Serie B?

“Se consideriamo che siamo partiti con l’obiettivo di disputare la C2, possibilmente vincerla, per poi assestarci in C1 e cercare nel giro di due anni di puntare ai play-off direi di no, la cosa è giunta inaspettata. Poi la forza economica della società ci ha permesso di arrivare al ripescaggio in Lega Pro Prima Divisione. La squadra era stata attrezzata per vincere il campionato di C2, però capitano annate in cui l’alchimia ti permette di fare tutto. Quando alle spalle c’è una buona società, competenza, la bravura dell’allenatore, un gruppo coeso e compatto, si raggiungono traguardi storici, che magari dopo 33 anni erano anche insperati”. 

Quali provvedimenti ha preso la società nei confronti del capitano Vincenzo De Liguori?

“La società non ha preso nessun provvedimento, adesso si sta valutando il tutto. Il ragazzo ora ha il riesame, e noi valuteremo quello che accadrà. Abbiamo preferito non parlare fin quando le cose non sono state chiare, abbiamo scelto questa linea e ad oggi la società non ha preso nessun provvedimento. Qui non c’è di mezzo il punto di vista del calciatore ma il livello umano, e credo siano due cose differenti. Bisogna aspettare in tranquillità per poi prendere delle decisioni”. 

Quali sono state le sue reazioni allo scoppio dello scandalo delle scommesse?

“Continuamente leggo di questa inchiesta: non è bello sapere determinate cose, ma non voglio esagerare se dico che, secondo me, il 60-70% dei casi è stato millantato. Basti pensare che ognuno di loro, da quanto ho potuto leggere, doveva soldi ad una e ad un’altra persona. Se fosse vero sarebbero tutti ricchi, e invece si ritrovano pieni di debiti e con l’onere, ora ed inoltre, delle spese giudiziarie. In ogni caso, semmai ci fosse stato qualcosa di certo e dovessero confermarlo, sarebbe giusta la radiazione, perché nel calcio viviamo un momento che necessita di una pulizia definitiva”. 

Un giudizio sull’operato del Napoli di quest’anno?

“Una squadra che è partita con l’obiettivo della qualificazione in UEFA e che ora si ritrova a disputare la Champions League senza passare neanche dai preliminari con una gestione, penso, anche abbastanza buona, non c’è che da dare un voto altissimo che non sia il 10. È chiaro che con un allenatore bravo, un direttore sportivo giovane e competente e un presidente ambizioso, tutto diventa più semplice. Al Napoli va soltanto fatto un grosso plauso per il lavoro che ha svolto”.

È attualmente in contatto con il Napoli per il mercato? Si parla in particolare di Insigne, Ciano e Lucarelli

“Confermo solo il contatto tra le due società. Siamo due realtà nuove e soprattutto belle e, per trovare un aggettivo giusto, direi leali: nel senso che cercano di lavorare e di farlo nel migliore dei modi, in maniera trasparente. Farebbe quindi piacere alla Nocerina collaborare in sinergia con il Napoli. In fin dei conti credo che i prodotti di qualità campani, che siano Insigne, Donnarumma, Maiello, Sepe, sarebbe un peccato mandarli fuori quando li si potrebbe tenere vicini, sott’occhio ogni Domenica ai fini di una crescita costante in un gioco che ipoteticamente potrebbe smussare determinate caratteristiche e portarli al Napoli l’anno dopo. Per i tre nomi [Insigne, Ciano e Lucarelli, ndr] non c’è ancora nulla di definito anche perché con Riccardo Bigon c’è stato soltanto un contatto telefonico; non siamo mai riusciti neanche a vederci. D’altronde è sempre fuori per lavoro, e quando ritorna sono io a partire: insomma, è difficile collimare le esigenze”. 

Due classe ’92 della Roma, Viviani (centrocampista) e Frascatore (terzino sinistro) sono stati accostati alla Nocerina: conferma queste voci?

“Sono due ottimi giovani; si sa che in B c’è una lista di under da portare che comprende almeno sei giocatori nati dal ’90 in poi. A tale proposito Frascatore e Viviani sono due atleti valenti, che si giocheranno la finale contro il Varese a Pistoia, domenica. Sono giocatori che, secondo me, tante squadre vorrebbero: la Nocerina è lì, aspetta come le altre l’evolversi della situazione. Di solito i matrimoni si fanno in due, quindi … Se mi si chiede il valore dei calciatori io dico che sono due ottimi ragazzi; su un’eventuale ipotesi per una partenza per Nocera, invece, ci vuole tempo affinché venga presa una decisione da parte sia della Nocerina che dei calciatori”.

Quali sono i progetti futuri che lo legano alla società? L’anno prossimo affronterà una categoria completamente nuova?

“L’anno prossimo è una novità per tutti: per la società che è partita dalla C2 e che ora si ritrova in B, per me, per l’allenatore che non ha mai allenato in questa categoria, per molti giocatori che verranno riconfermati e che non hanno mai calcato palcoscenici di B, per i tifosi che dopo trentatré anni ritrovano questa categoria. Siamo tutti neofiti di questo nuovo ambiente: è chiaro che la pazienza deve essere l’ingrediente principale per raggiungere l’obiettivo che ci siamo preposti, che è quello della salvezza. Si sa, chi opera sbaglia: devono darci il tempo e soprattutto la possibilità di sbagliare. Gli errori vanno corretti in corsa. Però, lo ripeto, siamo tutti alla prima esperienza, quindi se siamo corpo unico diventa tutto più semplice”. 

Alla luce del lavoro che ha svolto con la Nocerina, sarebbe pronto a rispondere all’eventuale appello di squadre di più alto prestigio?

“Io ho intrapreso la carriera di calciatore in Promozione, è chiaro che la mia aspirazione era quella di arrivare in Serie A, altrimenti avrei smesso il primo anno. Ho avuto la fortuna e la bravura, vincendo campionati di categoria, di arrivare fino alla B. Ho da poco iniziato un nuovo lavoro che è quello di Direttore Sportivo, ho avuto l’occasione e l’abilità di vincere il campionato e di ritrovarmi dalla C2 alla B, è quindi chiaro che la mia ambizione è quella, un giorno, di andare a disputare la finale di Champions League: è giusto che sia così, non è detto che le ambizioni ed i sogni diventino realtà, ma quantomeno ci si prova. Intanto, oggi come oggi, sono solo concentrato sulla Nocerina: la famiglia Citarella mi ha dato questa grande opportunità, e spero di averla già ripagata, anche se in parte, quest’anno. L’anno prossimo, ovviamente, cercherò di regalare qualche altra soddisfazione: chiaramente, parliamo sempre in termini di salvezza”.

Ci sono dei nomi in particolare che lei segue per la prossima stagione?

“La maggior parte della rosa -il 60-70%- sarà riconfermata. In futuro ci sarà un confronto con l’allenatore. Le squadre si fanno in due: il direttore deve conoscere le caratteristiche che interessano al tecnico e deve essere bravo nel cercare determinati giocatori. Le caratteristiche di cui ha bisogno il nostro tecnico le conosco; mi interessa, ora, sapere i ruoli in cui abbisogniamo di innesti, dopodiché mi muoverò di conseguenza. Non è ancora avvenuta questa riunione tecnica, quindi oggi non saprei dire se siamo alla ricerca di una punta o di un portiere”.

Servizio a cura di Mariano Sisto

 

Sartoria Italiana
Vesux
Il gabbiano
Gestione Sinistri
Gestione Sinistri

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.