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Scopriamo il tallone d’Achille dell’Inter

Il posticipo che vale l'accesso diretto alla Champions

Reduci da due risultati completamente diversi, allo stadio San Paolo si sfideranno Napoli e Inter, le dirette interessate al secondo posto. La squadra milanese ha 4 punti in più dei partenopei, ma in queste ultime due partite potrebbe avvenire l’impresa, lo ammette la matematica, lo conferma il tecnico del Napoli Walter Mazzarri. 

I padroni di casa sono alle prese con due assenze importantissime, quelle di Mascara, squalificato per somma di ammonizioni, e di Cavani, espulso per doppio giallo nell’ultimo spezzone di gara contro il Lecce. Il tutto però risulta strano. Forse è vero quel che dice patron De Laurentiis, “due pesi, due misure”: se ci fermiamo a riflettere, il gesto del “Matador” non è molto differente dall’applauso di Sneijder all’arbitro Rocchi durante il derby della scorsa stagione. A lui però toccarono due giornate. Sono molti gli episodi che potrebbero essere citati, dai “vaffa” di Totti, che nessun arbitro pare sentire, alle imprecazioni di Ibrahimovic al guardalinee durante il match con la Fiorentina. Ciò che sembra evidente è che non vi è un metro di giudizio omogeneo, e questo è stato ripetuto più volte.

Tornando ai preparativi del posticipo di Serie A, gli azzurri faranno a meno dei due attaccanti, e come al solito scatta il “toto-titolare”: chi prenderà il posto di Cavani? In pole position sembra esserci Zuniga, con un doppio ruolo, quello di trequartista al fianco di Hamsik dietro Lavezzi in fase di possesso di palla, mentre in chiave passiva dovrà tentare di bloccare le incursioni di Maicon sulla corsia destra. Sarà questo dunque il compito del colombiano e dello slovacco, raddoppiare le marcature sul portatore di palla, in modo da aiutare i compagni di squadra dei reparti retrostanti. Probabile nel secondo tempo che si veda sul rettangolo di gioco uno tra Josè Sosa e Cristiano Lucarelli. In difesa, il solito dualismo Aronica-Ruiz potrebbe essere risolto a favore dello spagnolo, con Dossena pronto a dargli man forte per fronteggiare Eto’o, mentre a metà campo con tutta probabilità si vedranno Gargano e Yebda con Pazienza pronto a subentrare. Agli uomini di Walter Mazzarri basta un punto, ma i tifosi, con il presidente De Laurentiis in prima linea, chiedono un’ultima notte da Napoli contro una squadra che dopo le prime giornate sembrava fosse destinata a un clamoroso flop, ma che grazie all’avvento di Leonardo sono riusciti, in parte, a scongiurare.

I nerazzurri hanno perso il campionato forse a causa degli scontri diretti, che gli son costati ben sei punti (quelli che la separano dalla vetta), non hanno fatto il bis in Champions, con la disfatta forse esagerata rimediata contro lo Shalke 04, ma mercoledì ha conquistato la finale di Coppa Italia contro la Roma. A segno Eto’o per il quale le “armate turche”, tra le quali il Galatasaray, farebbero follie. Proprio per centrare l’ultimo obiettivo rimasto, il tecnico brasiliano ha deciso di lasciare a casa diversi titolari: fuori dunque molto probabilmente Lucio: il difensore che durante la Semifinale contro i giallorossi ha rimediato una botta alla caviglia è stato “avvistato” a Gardaland con la famiglia, accreditando la sua non convocazione per domani sera. L’allenatore non vuole rischiarlo, e stesso dicasi per Stankovic e Sneijder, che hanno svolto lavoro differenziato e si prepareranno per le sfide contro le siciliane Palermo e Catania. Il suo 4-4-2 vedrà quindi Zanetti e Nagatomo terzini con doppio scopo, difensivista per aiutare Maicon e Chivu a non dare vita facile alle incursioni esterne di Maggio e Dossena, e offensivo in fase di possesso palla. Con questo schema i nerazzurri sperano di eclissare Lavezzi, assicurandosi quindi di ridurre al minimo le incursioni di Zuniga, Maggio e Hamsik. Al centro si potrebbe rivedere uno tra Materazzi e Samuel a fare coppia con Ranocchia. A metà campo ci saranno Cambiasso e uno tra Thiago Motta e Kharja. In avanti, oltre al già citato Eto’o, ci sarà il “Pazzo” Pazzini.

Si preannuncia, dunque, una partita da “tripla”: sarebbe facile prevedere un Napoli chiuso, dal ritmo di gioco lento, contrariamente a quanto ci ha abituato a vedere, ma è difficile credere che i partenopei adotteranno lo stesso modulo di gioco che è costato carissimo a Mourinho nella semifinale di Champions League contro i “rivalissimi” del Barcellona. Il tallone d’Achille dell’Inter è difficile da scovare, come già ho evidenziato nei precedenti incontri di quest’anno tra Coppa Italia e Serie A, ma l’aver giocato durante la settimana potrebbe aver appesantito le gambe, oltre all’aver privato la formazioni titolare di alcuni suoi perni come Lucio e Stankovic. L’Inter potrebbe arrivare al San Paolo a caccia di un unico punto. Il Napoli di Mazzarri potrebbe cercare qualcosa di più, che sia questa davvero l’ultima partita di Mazzarri sulla panchina azzurra o meno ( anche se stando alle recentissime voci, il tecnico di Livorno resterebbe a Napoli in quanto la Juventus starebbe per assicurarsi Antonio Conte per la prossima stagione, proprio per ottenere un clamoroso risultato. Il terzo posto con accesso diretto alla Champions League? No, vedere De Laurentiis senza barba.

Arbitro del posticipo sarà il signor Andrea De Marco di Genova.

NAPOLI (3-4-2-1):

 De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Ruiz; Maggio, Gargano, Yebda, Dossena; Zuniga, Hamsik; Lavezzi.

A disposizione: Iezzo, Santacroce, Aronica, Pazienza, Vitale, Sosa, Lucarelli.

 All. Mazzarri

INTER (4-4-2):

Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Kharja, Cambiasso, Nagatomo; Pazzini, Eto’o.

A disposizione: Castellazzi, Faraoni, Samuel, Mariga, Thiago Motta, Pandev, Milito.

All. Leonardo

 

Emanuele Romolo Criscuolo

 

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