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Cavani, più Chelsea che Real. Bronzetti: “A Madrid non pagheranno mai la clausola”

Solo una volta, scrivono malefici i giornali di Londra, Roman Abramovich ha voluto risparmiare e gli è andata male. Estate 2011: Andre Villas Boas, strappato dal Chelsea al Porto attraverso il pagamento della clausola (14 milioni di euro), voleva portare a Stamford Bridge Radamel Falcao. Ma l’attaccante colombiano, che aveva vinto tutto con il Porto (campionato, Coppa del Portogallo, Europa League), costava 40 milioni (più sette di bonus) e Abramovich disse di no.
Chissà se in queste ore il ricco proprietario del Chelsea starà ripensando al dilemma di due anni fa. In fondo si trova dinnanzi a un altro bivio: ha preso Mourinho – a cui dovrà pagare uno stipendio da 40 milioni di sterline nei prossimi 4 anni – il qualche ha messo in cima alla lista proprio Edinson Cavani. E allora, si chiedono nel Regno Unito, Roman Abramovich che in 11 anni alla guida dei blues ha bruciato 10 allenatori e speso, solo in giocatori, 811 milioni di euro, può lasciarsi intimidire da una differenza di «appena» 12 milioni di euro tra domanda e offerta? D’altronde il grande colpo incombe. L’effetto più interessante del ritorno dello Special One si nota nel desiderio della Vecchia Guardia di restare: Cole e Lampard hanno firmato nuovi contratti, Terry ha ancora un anno, ma allungherà. Infine, Essien che aveva raggiunto Mourinho a Madrid ha fatto il percorso inverso.
L’unica strada, dunque, pare porti al Chelsea che, peraltro là davanti è messo davvero maluccio: Moses, Torres, Lukaku e Demba Ba. L’ultimo arrivato, dal Bayer Leverkusen, è il tedesco Schürrle, Insomma, i blues di Mourinho hanno davvero bisogno di Cavani. D’altronde il primo a saperlo è proprio Rafa Benitez, tecnico ad interim del Chelsea da ottobre a maggio. Nessuno meglio di lui potrebbe pescare la pedina di scambio ideale per il suo modulo. Ma De Laurentiis nel parlare del caso Dzeko è stato chiarissimo: «Prima ci danno i 63 milioni della clausola, poi magari ci sediamo e contrattiamo un loro giocatore».
Il sogno del Chelsea è quello di uno scambio con Fernando Torres, il cui contratto scade nel 2016. Ma non è un interesse reciproco, soprattutto perché El Niño, ex pupillo di Rafone fin dai tempi del Liverpool, non è più quello di una volta. Tant’è che Benitez gli ha spesso preferito Demba Ba. Peraltro, Torres pare chieda un aumento rispetto agli attuali 8 milioni all’anno e il Chelsea dopo le spese folli del passato non vuole toccare il tetto stipendi, che vede al top – guarda caso – proprio Torres. Così, per il Chelsea sarebbe naturale uno scambio con Cavani, magari con conguaglio a favore degli azzurri. Ma di quale entità? Ecco il punto. Il Chelsea valuta Torres almeno 25 milioni, il Napoli non più di 12.
La strada maestra dei desideri di Cavani portava dritta al Real Madrid. Uno degli ultimi messaggi dell’uruguaiano seguiva le frasi ripetute per tutto l’anno a chi gli stava vicino. Era chiaro, chiarissimo che il Matador pensasse alla Spagna. Il problema è che non sono arrivati segnali adeguati dalle merengues. Il motivo? La freddezza del Napoli. Dal quartier generale della Filmauro non sono mai giunte aperture a una vendita. E l’emissario italiano di Florentino Perez, Ernesto Bronzetti, non fa che confermarlo ancora una volta. «Cavani non andrà a Madrid, non è mai interessato al Real. È stato monitorato dal club e non escludo neppure che qualcuno, ma non io, abbia trattato con i procuratori. Ma mai il Real pagherebbe quella cifra per Cavani»

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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