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Coppa America, statunitensi in città partono i sopralluoghi per il 2013

Il ritorno degli americani. A quattro mesi di distanza dalle World Series 2012, i dirigenti dell’Acea sbarcano di nuovo all’ombra del Vesuvio per preparare l’edizione 2013 del blasonato trofeo velico. La missione della delegazione statunitense, iniziata ieri, si concluderà nella giornata di domani: 72 ore per studiare location e modalità delle gare. E proprio mentre gli uomini di Iain Murray effettuano sopralluoghi e riunioni tecniche, anche l’Acn entra nel vivo dell’organizzazione. È infatti in programma oggi la prima assemblea dei soci (Regione, Provincia, Comune e Unione Industriali a cui potrebbe aggiungersi la Camera di Commercio) con il nuovo manager Mario Hubler che ha raccolto il testimone dalle mani del presidente degli Industriali Paolo Graziano: all’ordine del giorno il bilancio della tappa di aprile, ma anche le iniziative da mettere in campo in vista del prossimo appuntamento, in programma dall’11 al 19 maggio del 2013. Una cosa è certa: dopo il successo di Pasquetta e con la pedonalizzazione totale voluta dal sindaco Luigi de Magistris e dalla sua giunta, la location resterà il lungomare. Si ragiona, tuttavia, sulla possibilità di ampliare l’area interessata includendo altri luoghi da riqualificare e valorizzare come ad esempio il molo San Vincenzo. Centrali saranno gli aspetti economici: secondo il report elaborato da Deloitte Financial Advisory Services Spa, quest’anno a fronte di un investimento di 12,2 milioni (7,2 milioni di fondi europei e i restanti stanziati da Regione, Provincia e Comune) si è registrato un ritorno di 36 milioni (tra effetto diretto e indiretto).
La scommessa è fare di meglio nel 2013. In questa direzione è pronto a scattare il pressing sugli americani per ottenere una riduzione della fee (la cifra da versare per l’assegnazione dell’evento) e un potenziamento dei servizi (in primis i passaggi televisivi e in rete). Tra le priorità indicate da Hubler figura in primis il coinvolgimento dei privati perché, ha chiarito l’ex direttore generale di Bagnolifutura, «le risorse pubbliche non bastano più». È già scattata, a tal proposito, la caccia agli sponsor che, a causa dello scarso tempo a disposizione, sono stati uno dei punti deboli della kermesse di aprile. Sarà inoltre fondamentale, ha spiegato il manager, rafforzare l’incoming turistico promuovendo con largo anticipo in giro per il mondo il pacchetto Coppa America. Un ruolo da protagonisti dovrebbero averlo gli operatori turistici e i circoli nautici, considerati dall’Acn «attori fondamentali del territorio». Un altro traguardo da centrare, indicato in più occasioni dal governatore Stefano Caldoro, è il coinvolgimento di altre città della Campania in un evento che per il suo prestigio non può riguardare solo Napoli ma anche il resto della regione.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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