Secondo l’edizione di oggi del Corriere dello Sport, Kalidou Koulibaly ne ha saltata solo qualcuna (lì e là, fra campionato e coppe) ma è attualmente fra i più assidui, oltre che fra i più presenti. Sfondato il muro dei 3500 minuti in campo (3510) e, nello specifico del campionato, soltanto una volta a riposo (contro il Sassuolo in casa), poi sempre impiegato ed a tempo pieno nelle rimanenti 29 uscite (condite peraltro da 4 gol). Un centrale sempre più centrato che tutti i club europei (ed anche oltre), senza eccezione alcuna, ingaggerebbero senza pensarci un attimo su. Addirittura mezza Premier, di quella che conta però (e pure un po’ di Spagna). Chelsea in testa, ma anche Liverpool ed Arsenal, tanto per gradire: voci di offerte choc che si rincorrono, e che rimbalzano sul muro di gomma eretto a “protezione” del franco-senegalese
RESTO QUI. Non si tocca e non va via, bensì (per il momento) resta concentrato sullo scoppiettante finale di stagione. Come lo stesso Kalidou ha tenuto a precisare in più occasioni, facendo intendere d’essere sempre e fortissimamente connesso con la realtà partenopea. Ritenendosi estremamente soddisfatto dell’attuale collocazione, esprimendo profondo gradimento sull’accoglienza ricevuta e sul costante e rassicurante feeling coi tifosi («Mi vogliono in tante? Vuol dire che le mie qualità sono state notate. Ma io qui mi sento a casa, e Napoli è una città meravigliosa»). Vorrebbe continuare a sognare, farlo sino al termine d’una stagione da incorniciare anche dal punto di vista personale. Un sogno tricolore da tener vivo anche oltre il possibile.
