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De Laurentiis: “Per noi Icardi è un obiettivo in prospettiva”

Su Nainggolan De Laurentiis lo considera un affare troppo costoso

E poco dopo la chiusura del calcio-mercato, alle 19.35, ecco la viva voce di Aurelio De Laurentiis a commentare le operazioni in entrata ed in uscita, e quelle da portare a compimento entro il 31 luglio. Ai microfoni di radio Marte, il presidente si concede a trecentosessanta gradi pur ammettendo di non aver fatto ancora il punto della situazione con i suoi collaboratori (infatti, non sa che il prestito di Uvini al Siena è andato a buon fine).
« Come mercato di riparazione c’è da essere soddisfatti – dice – avevamo bisogno di determinati giocatori e li abbiamo presi, così come siamo riusciti a sistemare dei nostri giovani in squadre dove hanno la possibilità di giocare. Ci siamo mossi con la giusta cautela e cercato di accontentare l’allenatore per quanto possibile. Quando sembrava sfumato Rolando stavamo andando su un olandese ».

ICARDI – E subito conferma la voce emersa negli ultimi minuti di calcio mercato nei saloni dell’Ata Hotel, quella relativa ad un interessamento per Mauro Icardi della Sampdoria e per il quale il Napoli era anche disposto a rilevarne la metà per cinque milioni di euro e lasciarlo a Genova fino a giugno (ma pare sia stato determinante il «no» dell’argentino). Anzi, nelle settimane scorse, prima di fiondarsi su Calaiò, l’offerta del Napoli sarebbe arrivata fino a dodici milioni di euro. « – commenta De Laurentiis – Per Icardi c’è sempre stato il mio interessamento, da prima di Natale. Il ragazzo mi intriga molto ma è un prospettico, mentre noi stavamo guardando qualcuno che potesse servirci nell’immediato. Ma in certe trattative bisogna essere fatalisti. E se si complicano si deve essere anche felici perché vuol dire che qualcosa non era giusta per il Napoli: o da parte del calciatore, o del suo procuratore. Non è il caso di Icardi, parlo in generale. Ad ogni modo, noi saremo sempre vigili sul mercato ed entro il 31 luglio vorremmo prendere quei giocatori che fanno al caso nostro. Mi piacerebbe andare in ritiro con una squadra già completa e non aspettare il 31 agosto, per quello lavorerò ancora in questi mesi. Alle aste non ho mai creduto. Ci sono calciatori che possono andare bene per noi ed altri no, pur bravi. Per esempio, alcuni non li prenderei neanche gratis. Però, che divertimento questo calcio mercato! E’ pieno di follie, non annoia mai e si sparano cifre assurde che mi fanno ridere spassionatamente. C’è chi pensa che i napoletani siano dei fessi. Anzi, dirò di più: sto pensando di farvi un altro film, un «Tifosi 2», sarebbe troppo esilarante ». 
NAINGGOLAN – Lascia, quindi, intuire di averci provato con Cellino fino all’ultimo anche se rivela: « Abbiamo individuato un centrocampista straordinario ma non posso dirvi nulla anche perché non possiamo comprare dieci centrocampisti ». E racconta a proposito del calciatore belga: «Nainggolan è un ottimo elemento ma Cellino è uno che non vende e nella sua vita ha venduto pochissimo. Per lui, ogni suo giocatore è un brillante da cento carati. Ma nessuno vuole strapparglielo ad ogni costo. Anche perché non è Cavani, non è Hamsik o Insigne anche se giocano in ruoli diversi. E poi ne abbiamo individuato uno simile a lui, più giovane e più avanti come talento ».  Pare che l’ultima telefonata tra presidenti sia durata pochissimo: 15 milioni di euro cash per Nainggolan e senza contropartite, questa la richiesta di Cellino. E a quel punto De Laurentiis, ha tagliato corto, avendo peraltro sul taccuino diversi nomi di stranieri altrettanto validi e dal costo più ragionevole. 
IL CATANIA – Nel lungo intervento radiofonico accenna anche alla sfida di domani sera: « Il Catania è una squadra difficile da incontrare. Sarà una partita di cartello. E’ una società che ha fatto grandi passi avanti. Ha cambiato allenatori passando da Simeone a Montella, a Maran riuscendo a mantenersi sempre ad ottimi livelli sia di gioco che di classifica. Mi auguro che possiamo superare i 50 mila spettatori, siamo già a 40 mila biglietti venduti. E sto studiando per il futuro un intrattenimento per i nostri tifosi che non duri solo il tempo della partita. Purtroppo lo stadio non è nostro e bisogna adeguarsi, ma lo stadio è la casa del tifoso e bisogna farli stare meglio se vogliamo preservare uno spettacolo che la tv sta cavalcando ». Non poteva mancare il riferimento alla Juve: « Dobbiamo incontrarci ben tre volte nel mese di marzo, una con la prima squadra e due per la finale della Coppa Italia Primavera, sembra una sfida interminabile ». 
Fonte: Corriere dello Sport
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