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Disastro San Paolo, continua la querelle tra Calcio Napoli e Comune di Napoli

Inutile negarlo. In questo momento, i rapporti tra il Comune ed il Napoli non sono idilliaci, nonostante le riunioni tra i dirigenti azzurri e i tecnici di Palazzo San Giacomo siano all’ordine del giorno. Le condizioni del manto erboso, che hanno mandato su tutte le furie il sindaco Luigi De Magistris, rappresentano solo la punta dell’iceberg perché la questione San Paolo tiene banco a prescindere dal terreno di gioco, per il quale lunedì arriveranno in città le zolle che verranno piantate nelle due aree di rigore.

Sconcerto De Magistris si è detto «sconcertato da quello che è accaduto». Dal canto suo, iL presidente Aurelio De Laurentiis ha risposto piccato. Lui si è assunto le responsabilità dello scempio di Napoli-Fiorentina, ma avrebbe gradito maggiore solidarietà da parte dell’ente proprietario dello stadio. Già, perché alla base di questa freddezza nei rapporti tra il Comune ed il Napoli c’è proprio la convenzione (in scadenza nel 2014, si è cominciato a palare di rinnovo, ndr) in base alla quale il club azzurro adesso dovrà versare 1.325 milioni di euro per alcune pendenze arretrate (relative soprattutto alla percentuale sulla cartellonistica allo stadio che spetta appunto al Comune).

Altri problemi «Abbiamo fatto un atto di grande generosità e i soldi che riceveremo da De Laurentiis li investiremo sul San Paolo», ha spiegatoDeMagistris. Il problema, però, è capire quando la società verserà effettivamente il dovuto. I tempi, infatti, stringono. L’assessore allo sport, Pina Tommasielli spiega che questi soldi sono necessari per alcuni interventi urgenti: «Entro dicembre, urge mettere mano ai bagni e ottenere il certificato antincendio e quello di staticità». Intanto, sarebbe il caso di rendere lo stadio più sicuro visto che lo scorso anno era una discarica a cielo aperto e gruppi di ragazzini scorrazzavano sul prato dopo le partite di Champions e poi postavano le loro «imprese» su youTube. Il Napoli qualche mese fa aveva chiesto al Comune un massiccio potenziamento del servizio di guardiania al San Paolo ed invece di recente l’impianto di video- sorverglianza è stato danneggiato da ignoti

Progetti Intanto, entro il 30 novembre sono attesi altri progetti (oltre a quello relativo alla zona di Ponticelli) per la costruzione di un nuovo stadio, ipotesi cui AurelioDeLaurentiis si oppone anche se, come ha detto lui stesso, il Napoli «non ha 80-100 milioni di euro per ristrutturare il San Paolo». La querelle continua.

Fonte: Gianluca Monti per “La Gazzetta dello Sport”

La Redazione

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