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ESCLUSIVA- Bordeaux, Benedet (All. in seconda): “Da Maradona ad oggi, che magia il San Paolo!”

"Conservo dei ricordi vivi delle partite tra Napoli e Bordeaux nella Coppa Uefa del 1988-89"

Neanche il tempo di archiviare la pratica Bayer Leverkusen che dopodomani il Napoli affronterà al San Paolo per la “Msc Cup” il Bordeaux, altra compagine che, come gli azzurri, disputerà l’Europa League. Una sfida di grande prestigio ed interesse anche per conoscere un movimento in ascesa come il calcio francese; per viaggiare nel mondo dei prossimi avversari del Napoli, la redazione di Iamnaples.it ha intervistato in esclusiva il “Frustalupi del Bordeaux”, l’allenatore in seconda Alain Benedet, assistente di Francis Gillot.

Mister Bénédet, quali sono le sensazioni sue e dei giocatori in vista del match al S. Paolo?

Siamo davvero felicissimi di poter giocare questa amichevole, e di venire a giocarla a Napoli, nello stadio dove ha giocato Maradona, uno stadio magico, mitico”

Qual’è la percezione del Napoli a Bordeaux?

“Sportivamente parlando Napoli ha ritrovato e la dimensione che le mancava da diversi anni, facendo molto bene, considerando soprattutto quanto accaduto lo scorso anno in Champions League. Anche il Bordeaux ha negli ultimi anni riacquisito lo splendore perso dopo il fallimento del 1991, infatti, è costantemente nelle coppe europee e talvolta riesce a portare a casa anche qualche trofeo, come il sesto campionato della sua storia vinto nel 2008-09”.

Conserva dei ricordi delle partite del 1988 tra Napoli e Bordeaux valide per gli ottavi di finale della Coppa Uefa?”

“Assolutamente sì! Conservo dei ricordi vivi delle sfide con la squadra del grande Napoli, con Maradona, un bel confronto con il calcio italiano e con quel Napoli in particolare. (Bordeaux-Napoli 0-1, Napoli-Bordeaux 0-0, clicca qui  per vedere il video dell’andata, clicca qui per vedere il video del ritorno)

Quali sono le principali differenze tra la Ligue 1 e la Serie A a parer suo ?

“Il calcio francese lo vedo più tattico, mentre quello italiano è più pratico, ma credo che il calcio italiano sia più aperto ad accogliere nuove idee, integrand le caratteristiche dei giocatori stranieri che arrivano in Italia. Un calcio che ha comunque fatto molto bene, offrendo ottime prestazioni nel campionato europeo di quest’anno, e si è visto”

Lavezzi, Verratti e Ibrahimovic al PSG, con lo stesso Ibra che chiede ad Abate di seguirlo a Parigi. Questi giocatori che vengono dall’Italia possono dare più fantasia al calcio d’Oltralpe?

“Decisamente sì, credo che tutti i giocatori che passano per l’Italia offrano rigore e disciplina nel gioco, con il loro apporto non solo sul piano della qualità tecnica, ma anche mentale che farà bene al campionato francese. Questi giocatori sapranno dare quel quid in più per arricchire la Ligue 1. Certo, un po’ è un peccato per il calcio italiano, che resta comunque molto valido”

Napoli e Bordeaux quinti in campionato, entrambi in Europa League. Come potrà essere il loro cammino nella competizione europea?   

“Il Bordeaux ha ritrovato la qualificazione e la sua dimensione europea l’anno scorso raggiungend0 il quinto posto, anche soffrendo abbastanza. Abbiamo fatto un po’ lo stesso percorso del Napoli, quindi davvero auguro al Napoli ed al Bordeaux, che dovrà vincere i play-off per accedere ai gironi, di fare bene in Coppa e di dare un’immagine importante sia del calcio italiano che di quello francese in Europa”.

E cosa auspica per le due squadre nei rispettivi campionati?

“Ottenere un ottimo piazzamento finale e credo che vincere gli scontri diretti sia fondamentale”

Quale giocatore del Napoli, eccetto Cavani, le piacerebbe vedere al Bordeaux ? 

“Beh (ridendo, ndr), diciamo che potremmo mandare dei giocatori del Bordeaux per farli giocare a Napoli, sarebbe una bella esperienza”

Le piacerebbe allenare una squadra italiana?

“Sono di origine italiana, la mia famiglia è originaria dell’Emilia Romagna, in più sono specializzato nella formazione dei giovani, sarebbe stimolante, perché no”.

Il calcio a Napoli è considerato dai tifosi molto più che uno sport, anche a Bordeaux è così?

“È proprio la stessa cosa. A Napoli e a Bordeaux nel bene o nel male i sentimenti delle tifoserie sono gli stessi”.

A cura di Maria Villani

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