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Il San Paolo applaude Miguel Britos: “Un gol per dimenticare tutto”

Festa uruguaiana. La apre Britos, la chiude Cavani. Piacevolissima sopresa il gol del difensore, ennesima conferma quella del Matador. Per Britos è la fine di un calvario durato quattro mesi, cominciò a Barcellona, la sera del trofeo Gamper: si fratturò il quinto metatarso destro. Festeggiatissimo il suo gol, anche dai compagni, con un’esultanza particolare. Perfetto il colpo di testa su calcio d’angolo al bacio di Lavezzi, il difensore salta altissimo e la mette giusto nell’incrocio. «Uno schema provato in allenamento, ringrazio il Pocho per avermela messa lì, perfettamente». Una rete importante e un’esultanza particolare, Britos ha mimato il lancio con la canna da pesca e Cavani ha finto di abboccare all’amo, tutti e due sono grandi appassionati di pesca, soprattutto Britos. «Ci eravamo messi d’accordo, dopo il gol di uno dei due l’avremmo fatto. Per me è stata una liberazione».
Il difensore uruguaiano può essere un elemento in più fondamentale per la difesa, era stato acquistato per questo, figurava già l’anno scorso nella lista degli eventuali rinforzi. È arrivato a giugno, neanche il tempo di comiciare a metabolizzare gli schemi di Mazzarri in ritiro e il colpo del ko, l’infortunio gravissimo subito a Barcellona. Poi il riposo assoluto, le terapie mediche seguito dai dottori del Napoli, De Nicola e D’Andrea, finalmente il rientro in gruppo a metà dicembre. Ma ancora non era pronto per la prima squadra, cominciò a riabituarsi con un paio di partitelle con la formazione Primavera per ritrovare il ritmo partita.
A gennaio nell’anno nuovo finalmente l’esordio nella partita di coppa Italia vinta contro il Cesena, l’esordio in campionato dal primo minuto invece c’è stato nella sfortunata trasferta di Genova, quella persa 3-2. E ora finalmente una serata di gloria, il primo gol in maglia azzurra. Britos acquistato dal Bologna e costato otto milioni ha dato un primo segnale importante, una rete fondamentale per il morale, ora gli serve migliorare anche in termini di prestazioni.
«Sono contento per il gol, non sono ancora al massimo, fisicamente e tatticamente devo ancora crescere. Ci voleva la vittoria, ne avevamo parlato negli spogliatoi che dovevamo metterci tutto e l’abbiamo fatto». Tre punti importanti e futuro che si può guardare con maggiore fiducia, in vista della grande partita di Champions. «Ora pensiamo alla partita contro la Fiorentina, sarà durissima: occorre un’altra grande prestazione. Poi penseremo alla Champions contro il Chelsea. Ringrazio i tifosi, mi hanno aiutato e incitato. Spero di poter ricambiare dando un mio contributo alla squadra».
Per Cavani l’ennesima conferma, gol su rigore, la rete numero tredici in campionato con l’inseguimento a Di Natale che riprende considerando anche che il bomber napoletano starà fuori un mese per infortunio. «Ottima vittoria, per noi non era una crisi, più che altro un momento sfortunato. Abbiamo creato tanto in questo periodo anche se non riuscivamo a fare quello che il mister ci chiedeva, non giocavamo come lui voleva. Siamo contenti, abbiamo vinto: questi tre punti ci volevano».
Il Matador sa che in momento come questi le vittorie sono fondamentali soprattutto per il morale. «La squadra c’è sempre stata, ha sempre lottato fino alla fine anche quando eravamo sotto di qualche gol. Non abbiamo mollato mai e questa è la dimostrazione che ci teniamo tanto alla maglia, alla città e alla gente». Una vittoria che rilancia gli azzurri in campionato dopo gli ultimi risultati negativi, erano cinque turni che il Napoli non riusciva a vincere, l’ultimo e unico successo in campionato del 2012 era stato quello di Palermo. Ora la trasferta contro la Fiorentina, poi l’appuntamento più atteso di tutti, l’andata degli ottavi di finale di Champions League. «Il Chelsea? Sarebbe un sogno andare avanti ma ora pensiamo alla trasferta di Firenze, dobbiamo prendere altri punti importanti. Solo dopo penseremo alla sfida di Champions». Complice la gara giocata di lunedì, l’unica nota stonata, il pubblico dei paganti: sono stati 22.397. Un nuovo record negativo nell’era De Laurentiis. Il precedente con il Cesena, poche settimane fa con 25.297 .

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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