orna al centro della difesa Cannavaro. Si riprende il Napoli e gioca sui soliti livelli, quelli conosciuti prima della squalifica. Sfortunato in occasione dell’autogol, per il resto prestazione perfetta. Ritorno coinciso con una vittoria importante su un campo dove non aveva vinto mai nessuno, una prova di forza. «Una partita difficilissima. Il Parma ha dimostrato che può fare anche qualcosa in più in questo campionato. Siamo stati veramente bravi, forse un po’ ingenui a non chiudere prima la partita, però poi col carattere siamo riusciti a segnare il 2-1».
Napoli lanciatissimo, campionato riaperto con gli azzurri a meno tre dalla Juve. «Il campionato è lungo. Non è né riaperto, né chiuso: non è mai stato nulla. L’importante è stare lì», dice il capitano che tiene a freno l’entusiasmo. Entusiasmo invece straripante tra i tifosi azzurri al Tardini. «Sì, sembrava di stare in casa, i tifosi meritano questa vittoria». E Cannavaro fa festa con loro, vince con il suo Napoli per la terza volta consecutiva a Parma contro la squadra che lo lanciò ai massimi livelli.
Qui esordì in serie A entrando al posto di suo fratello Fabio, qui strinse un’amicizia forte con Mutu, qui giocò per la prima volta in coppa Uefa. Qui è tornato titolare dopo la panchina di Firenze e le partite saltate per squalifica contro Siena, Roma e Palermo. Prima di scendere in campo, la stretta di mano di Donadoni, che da ct lo convocò per l’amichevole con il Sudafrica, senza peraltro mandarlo in campo, e che è stato suo allenatore per un breve periodo in azzurro.
Titolare Paolo sarà sicuramente sabato contro il Catania quando ci sarà da registrare l’emergenza difesa. Campagnaro e Britos erano in diffida e saranno squalificati, rientrerà Gamberini. Da decidere l’altro difensore, varie soluzioni tra le quali anche quelle di poter abbassare Mesto e Armero o di partire con la difesa a quattro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
