Avanti, marzo! Il Napoli si tuffa in un altro mese di impegni senza sosta. Quattro partite di campionato e il ritorno di Coppa Italia col Siena. Nel cuore del mese pazzo la partitissima di Londra col Chelsea (mercoledì 14). Inutile fare conti e tabelle. Ora ha proprio ragione Mazzarri. Muscoli e cuore partita per partita senza pensare alla successiva, senza fare calcoli. Siamo all’ennesimo giro di sei “finali”. Perché le partite propongono al Napoli tre traguardi: il terzo posto, la finale di Coppa Italia, i quarti di Champions. Ogni partita, non solo quelle a eliminazione diretta, vale un sogno. La squadra ha acquistato maturità e saggezza tattica col ricorso di Mazzarri a qualche variazione strategica per un migliore equilibrio fra i reparti. Così, lucidato e ritoccato, il Napoli ha le armi per reggere itre fronti ed è convinto di uscirne alla grande. Azzeccato il “richiamo” della preparazione invernale, la squadra ha ripreso a correre leggera. Lo staff di Pondrelli ha dato la lucidatura giusta e il Napoli non fa più fatica. E’ tornato splendido splendente. Ma non avrà partite “facili”. Non offre partite “facili” il campionato a cominciare da questa trasferta mattutina a Parma. Successivamente, non solo l’Udinese, concorrente regina per il terzo posto che il Napoli affronterà sul campo friulano, ma anche Cagliari e Catania che verranno al San Paolo si annunciano avversari agguerriti. Il Parma cerca punti sicurezza, Cagliari e Catania hanno ambizioni di classifica. Il Catania, soprattutto, fa l’occhiolino all’Europa. Il Parma (3-5-2) è attrezzato per fermare il Napoli. Biabiany e Modesto sulle corsie per impegnare gli esterni azzurri, frenarli e costringerli a difendere. Un giocoliere avanti (Giovinco) capace di qualsiasi prodezza. E una difesa ben protetta. Gli scatti di Lavezzi e le ripartenze rapide sono le “risposte” azzurre. Torna Hamsik dopo la squalifica. Non ci sarà Aronica appiedato dal giudice sportivo (rivedremo Britos). Il match si annuncia sul filo dell’equilibrio. Il Parma incassa molto in casa (19 punti sui 29 complessivi). Ha fatto soffrire la Juve e ha battuto l’Udinese. Si è presi i tre punti al San Paolo, ma è storia di quattro mesi fa. L’anno scorso fu battuto due volte, in casa e fuori. Da sette partite ha Donandoni in panchina (10 punti). Non è un tipo di rivalse, il ricciolino, ma lo stuzzica il confronto col Napoli dopo l’infelice esperienza a Castelvolturno. Una qualche rivincita vorrà prendersela (però col Cagliari l’anno scorso perse a Napoli). Gli azzurri sono stuzzicati dalle tre vittorie consecutive. Nel campionato passato segnarono il record di quattro successi pieni di fila (primato assoluto dal ritorno in serie A) cominciando a vincere a Parma. Si torna a Parma, potrebbe portare bene. Il terzo posto (a 5 punti) richiede imprese ripetute. La giornata presenta per la Lazio il derby romano, sempre ostico per Reja, mentre l’Udinese ospiterà l’Atalanta. Il Napoli, che anticiperà a mezzogiorno i confronti delle due squadre al terzo posto, dovrà gettare il guanto di sfida. Portandosi avanti potrà attendere con tranquillità i risultati del pomeriggio. Qualcuno potrebbe lasciare punti per strada e il Napoli potrebbe avvicinarsi pericolosamente al traguardo dell’ultima “porta” valida per ripresentarsi nella prossima Champions.
Fonte:Il Roma
La Redazione
M.V.
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