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Pandev, voglia di Lazio

Domani giornata speciale festeggerà le 250 presenze in serie A

Goran Pandev, il quarto tenore, si prepara alla grande sfida. Già, perchè questa contro la Lazio è la sua partita. Un ex speciale con un addio burrascoso, uno scontro frontale con Lotito, una lite finita davanti al collegio arbitrale.
All’Olimpico ci torna da avversario con il Napoli e stavolta sono molte le chance di una maglia da titolare. Mazzarri sta valutando l’idea di un super attacco con Pandev e gli altri tre tenori, Hamsik sulla linea dei centrocampisti, e il tandem Cavani-Lavezzi più avanzato. Il macedone è in forma, il più in forma del reparto avanzato ma il tecnico ha lasciato intendere di non voler rinunciare a Cavani e Lavezzi. E nello stesso tempo ha sottolineato l’importanza tattica di Hamsik. Quindi, per dare spazio a Pandev deciderà di tenere in campo tutti e quattro e schierare un Napoli ultra offensivo.
Una giornata speciale, festeggia le 250 presenze in serie A con Ancona, Lazio, Inter e Napoli. Pandev ha segnato cinque gol in campionato, l’ultimo a Siena, nella trasferta del 22 gennaio. Poi si è fermato, una rete regolare gli fu annullata in campionato con il Cesena. Poi nulla più anche perchè non ha avuto moltissimo spazio tra campionato, Champions League e coppa Italia. Quattordici le partite, intese come presenze, senza gol per l’attaccante macedone preso dal Napoli in prestito dall’Inter.
La Lazio avversario speciale. In biancazzurro sei anni, 191 presenze e 64 gol, vinse la coppa Italia nell’anno di Delio Rossi e fu anche il capocannoniere della manifestazione con cinque gol. Goran il re della coppa Italia: in totale ne ha vinte tre, comprese le due con la maglia dell’Inter. A Napoli ci è venuto con grande entusiasmo senza tentennamenti, si concretizzò tutto in un attimo. Bastò una telefonata tra Moratti e De Laurentiis e l’affare andò in porto. Il macedone disse subito sì all’ipotesi del prestito e soprattutto a una piazza importante come Napoli che gli dava la possibilità di rigiocarsi le sue carte in Champions League. Già, perchè il macedone la coppa la vinse con l’Inter di Mourinho ma poi con la maglia del Napoli ha avuto poche chance in campo europeo.
Ora la grande serata si avvicina, la partita alla quale tiene di più, quella contro la Lazio. Con l’Inter segnò un gol alla squadra biancazzurra all’Olimpico. Da ex proverà nuovamente a colpire la sua vecchia squadra. Otto partite di campionato e la finale di coppa Italia, ancora nove gare per il macedone con il Napoli. E un futuro ancora da definire, a giugno scade il prestito, da verificare l’eventuale intesa tra le due società. Tutto dipenderà dalle strategie della società azzurra, Pandev ha un ingaggio importante e non è un giovane. Cioè non rientra esattamente nei parametri di De Laurentiis a meno che non si raggiunga un accordo particolare con l’Inter. Molto dipenderà dalla stagione che il Napoli disputerà l’anno prossimo, cioè se disputerà o meno la Champions League.
Molto determinato Pandev. Nelle ultime due occasioni Mazzarri lo ha utilizzato da vice Hamsik e cioè da trequartista in appoggio a Cavani e Lavezzi e questo potrebbe essere nuovamente il suo ruolo domani sera all’Olimpico di Roma. Di base però viene considerato un attaccante dal tecnico toscano, tanto è vero che lo ha considerato quasi sempre come alternativa a Cavani o Lavezzi. Contro il Catania entrò e cambiò il volto del Napoli, stavolta dovrebbe toccare a lui dal primo minuto. Dovrebbe perchè Mazzarri penserà fino all’ultimo a un Napoli con un super attacco, cioè con i quattro tenori, oppure a una sua conferma al posto di Hamsik, nel caso di conferma del modulo abituale. Un fatto è certo, su una cosa non ci piove, la voglia matta di Pandev contro la Lazio, una partita speciale. All’andata al San Paolo giocò solo l’ultimo quarto d’ora, per questo la sua voglia domani sarà ancora più forte.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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