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Simoni: “Napoli, solo uno stop. Resta in piena corsa scudetto”

«Può starci un po’ di stanchezza e poi la Samp è forte»

Gigi Simoni guidò il Napoli arrivando alla finale di coppa Italia e con l’Inter conquistò la coppa Uefa. Tecnico vincente in Italia e in Europa, che conosce bene la pressioni delle squadre chiamate a competere ad alti livelli. «Nessun dramma: lo stop, o meglio il mezzo stop, del Napoli ci sta. Una cosa normale e poi tra l’altro contro una squadra ben organizzata come la Sampdoria».
Si è fatta sentire la fatica di Europa League?
«Sì, la doppia competizione si sente. Anche se Mazzarri ha operato diversi cambi resta il fatto che giocare ogni tre giorni è dura. Sicuramente è stata una delle motivazioni delle difficoltà incontrate del Napoli».
E poi?
«Le condizioni del terreno di gioco, sicuramente chi è attaccato è svantaggiato. E lo è soprattutto il Napoli che gioca in un certo modo con la palla a terra. La Samp per il tipo di partita che ha impostato ne risentiva certamente di meno».
Cavani non era al top.
«Può starci ogni tanto che pure un campione come lui possa avere un leggero calo. E Cavani nel Napoli è assolutamente fondamentale: il fatto che non abbia vissuto la migliore giornata ha influito sul risultato».
Un blocco psicologico?
«Secondo me, no. Il Napoli ormai si è abituato a giocare a certi livelli, l’anno scorso era in Champions League, lotta stabilmente per il vertice. Non credo sinceramente che sia stato questo il problema».
Quindi, come spiega il pareggio?
«Nel calcio ci sta, lo spiego solo così. La Juve ha perso a Roma e anche questo può starci. Anzi dimostra che i bianconeri pur avendo l’organico più forte e restano i favoriti per lo scudetto non sono imbattibili. E il Napoli deve crederci, quattro punti di distanza sono pochi, equivalgono a una partita».
Possibile un leggero calo atletico?
«Questo può starci. Più che problema atletico parlerei di leggera flessione fisiologica in qualche giocatore visto il gran numero di partite da giocare a una determinata pressione».
Il San Paolo a fine partita ha fischiato?
«Il pubblico napoletano è molto passionale, i tifosi s’aspettavano di arrivare a meno due, tutto è finito lì, il tifo sarà ancora più forte. E poi ora c’è lo scontro diretto con la Juve. Questo Napoli merita solo e sempre tanti applausi».
Decisiva la sfida del San Paolo?
«Per la Juve sì, nel senso che se i bianconeri non perdono possono acquisire un vantaggio molto importante. Se il Napoli vince si rimette tutto in discussione».
Come giudica il campionato del Napoli?
«Eccezionale. Il fatto che la Juve abbia quattro punti in più in classifica è normale, perchè la differenza di valori di base ci sta. Quindi, il Napoli deve essere fiero di quanto fino finora e poi mancano tredici partite. Gli azzurri devono crederci».
A Udine possibilità di pronto riscatto?
«Ripeto: il pareggio di domenica non è da vedere in chiave tanto negativa. La Sampdoria ha un buon organico e merita una classifica migliore. Il Napoli deve guardare avanti con grande fiducia, a Udine può vincere e arrivare nelle migliori condizioni al big match con la Juve».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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