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Stadio, intesa a metà: ok ai lavori per il San Paolo

Vertice a San Giacomo con De Laurentiis. Accordo sui debiti, resta il nodo del nuovo impianto

Per ora un accordo c’è, ma riguarda solo i debiti pregressi. Soldi che serviranno per il restyling del San Paolo, o almeno per una serie di lavori urgenti. Durante un vertice di due ore Luigi de Magistris e Aurelio De Laurentiis cercano di lasciarsi alle spalle le polemiche dei giorni scorsi e di far ripartire il dialogo. Sul nuovo impianto sportivo, però, le posizioni restano distanti. Sono le 16,30 quando il presidente del Calcio Napoli – accompagnato dal responsabile del marketing Alessandro Formisano – entra a Palazzo San Giacomo da un ingresso laterale per dribblare i giornalisti. Ad accoglierlo, nell’ufficio al secondo piano, ci sono il sindaco e il capo di gabinetto Attilio Auricchio. Si entra subito nel vivo: la settimana prossima il Comune e il club sigleranno un’intesa per compensare debiti e crediti relativi alla gestione del San Paolo. L’ente ha un credito di 3,5 milioni dal Napoli che a sua volta ha anticipato somme per una serie di interventi. A conti fatti De Laurentiis dovrà versare all’amministrazione 1,3 milioni più Iva. «Si tratta di un accordo importantissimo – ha spiegato de Magistris intervenendo a Radio Kiss Kiss Napoli – Tutti i fondi saranno spesi per lo stadio di Fuorigrotta».
In particolare dovranno essere ristrutturati i servizi igienici di diversi settori (da molto tempo nel San Paolo si utilizzano i bagni chimici) e si dovrà procedere con una serie di spicconature. Entro fine anno, poi, l’impianto dovrà ottenere le certificazioni necessarie, dall’antincendio all’agibilità. Si sta inoltre ragionando sulla possibilità di rimuovere la copertura (operazione che, a sentire il produttore cinematografico, potrebbe essere effettuata dai cinesi a costo zero) e di potenziare l’illuminazione. In parallelo, ha sottolineato il sindaco, «si sono gettate le basi per la nuova convenzione», che partirà nel 2014: l’obiettivo del Comune è riequilibrare i termini dell’accordo per ridurre i costi a carico dell’ente affidando anche la manutenzione straordinaria, accanto a quella ordinaria, alla società. In ogni caso, ha aggiunto de Magistris, «andremo avanti insieme nell’interesse della città». Segnali di disgelo, ma la strada resta in salita. I termini per la manifestazione di interesse lanciata dal Comune – che prevede sia la realizzazione di un nuovo impianto che il restyling di quello vecchio – scadono il 30 settembre e manca ancora la quadratura del cerchio. Al momento sul tavolo c’è il progetto per costruire uno stadio a Ponticelli, ma De Laurentiis insiste sulla ristrutturazione del San Paolo immaginando un ampliamento dell’impianto e l’eliminazione della pista d’atletica.
Si allontana, invece, l’ipotesi di creare una cittadella dello sport a Fuorigrotta: nei giorni scorsi il presidente del Napoli aveva lanciato l’idea di dar vita a un grande polo del tempo libero nel quartiere occidentale coinvolgendo anche le aree che ospitano Edenlandia e lo zoo. Ma il piano di De Laurentiis appare di difficile realizzazione sia per motivi tecnici sia per impedimenti oggettivi: da un lato la trasformazione del parco richiederebbe tempi lunghi e spese notevoli; dall’altro è in corso una procedura fallimentare che non consente alcuna rivoluzione rispetto al panorama attuale. Il produttore potrebbe allora puntare su Castelvolturno. Dal Calcio Napoli fanno comunque sapere che De Laurentiis si è limitato ad ascoltare le proposte del sindaco, rispetto alle quali farà le sue valutazioni. Tanti, insomma, i nodi ancora da sciogliere. Ma la parola d’ordine, ha chiarito de Magistris, dev’essere coesione: «A Napoli l’unione fa la forza, dobbiamo stare insieme. Con De Laurentiis abbiamo parlato di tutto e ci siamo chiariti su tante cose, andiamo avanti così». Infine una battuta: «Mi auguro di poter vedere nella prossima stagione un grande Napoli. Lo scudetto? Quella parola non va neppure pronunciata…».

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