«Se dovessimo dare qualcuno in prestito, che non si parli di bocciatura». Pronunciando queste parole, Walter Mazzarri, nell’ultima conferenza stampa di Dimaro, avrà pensato a Vargas, anche se tutti i giovani del ritiro in Val di Sole gli sono piaciuti: da quelli che non avevano bisogno di conferme (vedi Insigne) a quelli che conosceva meno (Bariti, appena arrivato dal Vicenza). Sono state due settimane proficue, per apprendere e farsi notare. E, per quanto fatto vedere in Trentino, Soma Novothny (classe ’94) è già da considerarsi in rampa di lancio. Attaccante moderno che condensa stazza e tecnica, è andato in gol contro il Grosseto, strappando applausi e consensi. Il magiaro è il simbolo dello scounting azzurro, il primo acquisto del tandem Mantovani-Micheli. Potrà essere il diamante della Primavera a disposizione della prima squadra, ma ci sono club che l’hanno già richiesto. Poi, c’è Giuseppe Fornito che allunga la nidiata dei ’94. Mazzarri ha aperto una linea di credito con il trequartista calabrese, che ha colto un legno con il Grosseto e si è rifatto in confernza stampa, ascoltando il mister mentre parlava della possibilità «di tenerlo con noi in rosa», perché «mi ricorda Hamsik, anche nel temperamento». Un’investitura. Davide Bariti può anche sperare in un prestito in una piccola di A. Classe ’91, piede sinistro educato e polmoni da ciclista, nei progetti di Bigon e dello staff tecnico è lui la chiave futura per risolvere il problema della corsia mancina. Relazioni positive anche per gli altri due ’94, il difensore Celiento ed il portiere Crispino che potranno essere funzionali sia alla Primavera di Saurini sia ai programmi di diversi club di Lega Pro. Jacopo Dezi ha già sfruttato il ritorno d’immagine del ritiro: il Barletta l’ha preso in prestito.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
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